Luzii ha chiesto la convocazione del Comitato ristretto dei sindaci e ha sollecitato l’intervento dell’Unione dei Comuni della Val Vibrata
SANT’OMERO – L’Ospedale Civile Val Vibrata di Sant’Omero subisce un nuovo colpo: il Reparto di Ostetricia e Ginecologia è stato declassato da Unità Operativa Complessa (UOC) a Unità Operativa Semplice (UOS). Un provvedimento che comporta l’eliminazione del primariato a Sant’Omero, ponendo la gestione del reparto sotto il diretto controllo dell’analogo dipartimento di Teramo. A denunciare la decisione è il sindaco di Sant’Omero, Andrea Luzii, che ha diffuso una nota dai toni critici e preoccupati.
“Ancora una volta assistiamo a un ennesimo furto perpetrato ai danni di un ospedale che ha rappresentato un modello per l’intera Regione Abruzzo”, ha dichiarato il sindaco.” Secondo Luzii, “Il ridimensionamento rappresenta un’offesa per il territorio della Val Vibrata, un’area che conta oltre 80.000 abitanti, con numeri che aumentano significativamente durante la stagione turistica da maggio a settembre. Dopo i numerosi tagli subiti negli ultimi anni, all’Ospedale Val Vibrata rimangono ormai solo due primariati, quelli di Ortopedia e Medicina”.
“È evidente il percorso che sta prendendo questa situazione: l’Ospedale sembra pronto a essere ‘divorato’ dalla sanità privata. Non si chiude un ospedale dall’oggi al domani; prima lo si fa passare attraverso una lunga fase agonica”, ha aggiunto Luzii, sottolineando l’urgenza di una mobilitazione collettiva per evitare ulteriori perdite. “Ci dicono che stanno facendo il bene della Val Vibrata, ma è evidente che così non è. Questa volta, però, ci risparmino questa sceneggiata”, ha detto, ribadendo che è necessaria una forte difesa dell’Ospedale Val Vibrata per impedire ulteriori riduzioni di servizi.
Il sindaco ha già chiesto la convocazione del Comitato Ristretto dei Sindaci, sollecitando un intervento immediato dei primi cittadini di Giulianova, Atri e Teramo, affinché si uniscano alla protesta. Ha inoltre proposto un incontro con i Sindaci dell’Unione dei Comuni della Val Vibrata per rigettare unanimemente questa decisione. Luzii ha chiesto anche il coinvolgimento dell’Assessore regionale D’Annuntiis e dei consiglieri regionali Di Matteo e Pepe.
“È il momento che tutti si assumano le proprie responsabilità. Faremo in modo che la pubblica opinione sia informata chiaramente sulle posizioni di ciascuno. Un appello anche ai cittadini, alle associazioni locali, ai consiglieri comunali e a chiunque abbia a cuore il futuro dell’Ospedale Val Vibrata: aiutateci in tutti i modi possibili. La difesa di questo presidio sanitario è una battaglia di tutti noi.”
Concludendo la sua nota, Luzii ha posto una riflessione sulla mobilità passiva verso le Marche, fenomeno che penalizza l’Abruzzo. “Se questo è un problema riconosciuto, perché l’Ospedale Val Vibrata, che rappresenta un baluardo di frontiera verso i nosocomi marchigiani, continua a essere ridimensionato?” Il sindaco ha ribadito la necessità di un’azione congiunta e determinata per salvaguardare il ruolo e la dignità dell’Ospedale Val Vibrata, fondamentale per il territorio e la sua popolazione.