Francavilla al Mare, la Fondazione Michetti ospita la mostra “Vacre Verrocchio. Tra molteplicità e polisemia”

25 Gennaio 2025
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La mostra, visitabile fino a sabato 22 febbraio, propone un’analisi dell’artista che introdusse l’Informale a Pescara e fondò la prima galleria d’arte contemporanea della città

FRANCAVILLA AL MARE – Domenica 26 gennaio alle ore 18:00, la Fondazione Michetti di Francavilla al Mare, situata al primo piano del MuMi, ospiterà l’inaugurazione della mostra e la presentazione del volume Vacre Verrocchio. Tra molteplicità e polisemia. L’evento è curato da Ivan D’Alberto, storico e teorico d’arte contemporanea, e dall’autore della monografia, Van Verrocchio.

L’iniziativa è promossa dalla Fondazione Michetti in collaborazione con la casa editrice Textus, che ha curato la realizzazione del volume, e l’agenzia di comunicazione Art Agency – consulenze per l’arte. L’appuntamento rappresenta un’occasione per approfondire la straordinaria produzione artistica di Vacre Verrocchio, una figura di spicco del panorama culturale abruzzese e nazionale.

Nato a Pescara nel 1929, Vacre Verrocchio ha lasciato un’imponente eredità artistica, espressa attraverso molteplici linguaggi: pittura, scultura, incisione, ceramica e design. Nel 1959, insieme al fratello Giuliano, fondò la prima galleria d’arte contemporanea di Pescara, un luogo che divenne punto di riferimento per l’arte moderna e contemporanea in Abruzzo.

La galleria Verrocchio, già dal suo esordio, si distinse per la qualità e la visione delle sue esposizioni. Nel 1960 ospitò la prima mostra sull’Arte Informale in Abruzzo, con la partecipazione di artisti di fama internazionale come Vasco Bendini, Rafael Canogar, Giuseppe De Gregorio, Elio Di Blasio, Filippo Marignoli. Negli anni, la galleria accolse opere e mostre di grandi protagonisti dell’arte italiana e internazionale, tra cui Mario Sironi, Ottone Rosai, Giorgio De Chirico, Carlo Carrà e Corrado Cagli. Non mancarono anche artisti locali, come Sandro Visca, Guido Montauti e Alfredo Del Greco, che contribuirono a rendere la galleria un punto di incontro tra il panorama nazionale e quello abruzzese.

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