Dopo l’appello pubblico lanciato dal Dg Thomas Schael, arriva la replica del sindaco sul futuro dell’ex ospedale San Camillo e l’accordo per l’ex asilo Peter Pan
CHIETI – Il sindaco di Chieti, Diego Ferrara, ha risposto agli appelli pubblici del direttore generale della Asl, Thomas Schael, riguardanti il futuro dell’ex ospedale San Camillo e l’accordo tra il Comune e l’Azienda sanitaria per l’ex asilo Peter Pan.
“Con la variante adottata ad ampia maggioranza, il Consiglio Comunale ha applicato leggi urbanistiche vigenti su aspetti che devono essere decisi dal Comune, Ente che non è stato coinvolto minimamente nella costruzione di un futuro per il San Camillo attraverso il progetto di delocalizzazione della Cittadella giudiziaria, concertato da Asl e Regione con il Governo, nonostante fosse nota la diversa intenzione dell’Amministrazione comunale sulla localizzazione del Polo”, ha esordito il primo cittadino in una nota.
Ferrara ha ribadito che il Comune valuterà la questione al momento opportuno, in un tavolo di confronto con tutte le autorità competenti, dove le decisioni saranno prese considerando il benessere della comunità e le ripercussioni sul territorio. Ha inoltre criticato il Dg uscente per il suo ruolo in queste vicende, sottolineando la necessità di decisioni ponderate, prive di condizionamenti politici o personali, che rispettino le esigenze dei cittadini e non compromettano i servizi sanitari o il tessuto urbano della città.
“La nostra opinione, ma non sul futuro del San Camillo, bensì sulla Cittadella, la esporremo dettagliatamente e in seno a un Consiglio straordinario che stiamo preparando, in modo da dare maggiore spazio anche alla cittadinanza, che nelle scelte da noi apprese a mezzo stampa sulla localizzazione fuori dal centro, è stata totalmente ignorata“, ha continuato.
Passando al tema dell’ex asilo Peter Pan, Ferrara ha ricordato che la struttura, situata a Chieti Scalo, è nelle disponibilità della Asl da due anni, grazie a un accordo siglato con l’Amministrazione comunale e firmato dallo stesso Schael. “A maggior ragione perché c’è una comunità che aspetta ancora il distretto sanitario a Chieti Scalo, da lui cancellato senza alternative e che se la Asl avesse dato seguito all’intesa firmata due anni fa, avrebbe potuto essere in minima parte riabilitato, restituendo a quella parte di città e a quella parte di comunità servizi che attualmente non ci sono e non per colpa del Comune“, ha concluso il sindaco.