La vittima è la convivente dell’uomo, che l’ha ripetutamente picchiata, mentre i genitori gli hanno fornito l’auto per liberarsi di lei
CHIETI – Il tribunale di Chieti ha condannato un 39enne e i suoi genitori, accusati di estorsione e lesioni personali nei confronti della compagna convivente dell’uomo. I tre dovranno scontare 7 anni e due mesi di reclusione e pagare una multa di 5.500 euro ciascuno.
La donna è stata brutalmente aggredita dal convivente, che l’ha colpita con pugni alla schiena e le ha fatto sbattere la testa contro una porta. Secondo quanto emerso durante il processo, i genitori dell’uomo non solo non sono intervenuti per fermare la violenza, ma avrebbero addirittura incitato il figlio a disfarsi della compagna, fornendogli le chiavi della loro auto.
La vittima è stata poi caricata a forza sul veicolo dal compagno, che durante il tragitto ha continuato a picchiarla. Tornati a casa, la donna è stata costretta a consegnare 150 euro, una somma ricevuta in dono dai suoi genitori per i bisogni dei tre figli minori. Nonostante la consegna del denaro, l’uomo ha continuato a infierire sulla donna, colpendola con un calcio al fianco, tirandola per i capelli, schiaffeggiandola e ferendola con un coltello sotto la scapola.