Iniziano i lavori della Casa di Comunità, Marsilio e Verì: «Sanità più vicina ai cittadini»

20 Gennaio 2025
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Di Giosia: «È parte del piano strategico della Cittadella delle fragilità per un totale di 12,8 milioni»

TERAMO – A Teramo si concretizza un ambizioso progetto per la sanità territoriale con l’avvio dei lavori per la “Cittadella delle Fragilità”, che ospiterà la Casa della Comunità e l’Ospedale di Comunità nell’area di Casalena. La struttura, finanziata con 4,29 milioni di euro tramite il PNRR, sarà un punto di riferimento sanitario operativo h24, offrendo cure primarie, servizi specialistici e assistenza integrata per pazienti fragili e cronici. La fine dei lavori è prevista per dicembre 2025 e il collaudo per marzo 2026.

Il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, presente all’inaugurazione del cantiere, ha evidenziato l’importanza del progetto come modello innovativo di sanità territoriale. «Le Case della Comunità rappresentano un presidio fondamentale per avvicinare l’assistenza sanitaria ai cittadini, riducendo il sovraccarico su ospedali e pronto soccorso. Dopo anni di pianificazione, finalmente queste strutture stanno diventando realtà», ha dichiarato. L’assessore regionale alla Sanità Nicoletta Verì ha aggiunto che il progetto risponde alla crescente domanda di assistenza sul territorio, offrendo un aiuto concreto con un team multidisciplinare composto da medici di medicina generale, specialisti e infermieri.

La Casa della Comunità di Teramo comprenderà aree dedicate a diagnostica di base, ambulatori per medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, assistenza domiciliare integrata, guardia medica e altri servizi logistici. Sarà il cuore di un piano più ampio che include altre strutture simili nella provincia, con un investimento complessivo di 12,8 milioni di euro.

Il direttore generale della Asl di Teramo, Maurizio Di Giosia, ha sottolineato che la Cittadella delle Fragilità sarà completata da una nuova RSA con 150 posti letto e da altre Case della Comunità Hub a Roseto e Nereto, insieme a cinque Spoke a Isola, Montorio, Bisenti, Silvi e Villa Rosa. Queste strutture, realizzate grazie al pieno supporto della Regione, rappresentano un passo decisivo verso una sanità territoriale più vicina ai cittadini. «Con questo progetto, la Regione Abruzzo si pone come modello di riferimento per l’organizzazione di un sistema sanitario più efficiente, capillare e orientato alle esigenze del territorio, offrendo risposte concrete a una comunità che da tempo aspettava interventi di questa portata».

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