Nei primi nove mesi del 2024, le esportazioni abruzzesi verso gli USA sono cresciute del 23,2%, con una variazione assoluta di 259 milioni di euro: +44,8% nel Pescarese, +32,15% nel Chietino e +28,4% nell’Aquilano, mentre sono scese del 25% nel Teramano
CHIETI – L’Abruzzo è la quarta regione d’Italia per grado di esposizione sul mercato statunitense, con un dato pari al 5,8%, superiore alla media nazionale del 4%. La provincia dell’Aquila è la seconda in Italia per grado di esposizione, con il 18,6%. Sono dati allarmanti quelli diffusi dal Centro studi di Confartigianato Imprese Chieti L’Aquila, nel giorno dell’inaugurazione del quadriennio della presidenza di Donald Trump negli Stati Uniti.
Confartigianato sottolinea che un inasprimento dei dazi sui prodotti esportati dall’Unione Europea rallenterebbe la ripresa del commercio internazionale, penalizzando le esportazioni italiane negli Stati Uniti, il secondo mercato per il made in Italy. Il grado di esposizione sul mercato statunitense, spiega l’associazione, indica il rapporto tra le esportazioni nel periodo di riferimento e il valore aggiunto del 2021. L’Abruzzo si posiziona dopo Toscana, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia, mentre la provincia di Chieti è 54esima con un’esposizione del 2,7%.
Nel 2024, il valore delle esportazioni di prodotti manifatturieri verso gli USA è stato di 1.732 milioni di euro per l’Abruzzo, pari al 2,6% del totale: 1.269 milioni per la provincia dell’Aquila, 245 milioni per la provincia di Chieti, 154 milioni per la provincia di Teramo e 63,5 milioni per la provincia di Pescara. Nei primi nove mesi del 2024, le esportazioni abruzzesi verso gli USA sono cresciute del 23,2%, con una variazione assoluta di 259 milioni di euro: +44,8% nel Pescarese, +32,15% nel Chietino e +28,4% nell’Aquilano, mentre sono scese del 25% nel Teramano.
Confartigianato avverte che la nuova amministrazione USA potrebbe inasprire la guerra commerciale con la Cina, estendendola anche alle esportazioni dell’Unione Europea. Una politica commerciale aggressiva da parte degli Stati Uniti, secondo l’associazione, peggiorerebbe ulteriormente il trend negativo del made in Italy negli USA.
“Le imprese del nostro territorio dovranno intensificare gli sforzi per assicurare l’alta qualità delle produzioni, arma vincente e distintiva che i mercati esteri, a partire da quello statunitense, sanno apprezzare e riconoscere”, afferma Camillo Saraullo, presidente di Confartigianato Chieti L’Aquila. “È fondamentale muoversi come sistema Paese, con un impegno deciso da parte del Governo e delle istituzioni, per sostenere le aziende e la competitività dei nostri prodotti. Confartigianato Chieti L’Aquila continuerà a garantire supporto e strumenti alle aziende per cogliere le opportunità del mercato internazionale”.