Il sindaco Masci e il consigliere Antonelli tracciano la linea politica per superare l’impasse e accelerare la soluzione, con l’intervento dei dirigenti Fino e D’Alessandro
PESCARA – Dopo il pronunciamento del Consiglio di Stato sul palazzo in costruzione in via Oberdan, la cui realizzazione era da ricondurre alle delibere di Consiglio comunale del 2017 e del 2023, il Comune provvederà ad elaborare un nuovo provvedimento e lo farà nel più breve tempo possibile. Su questo tema, si sono espressi il sindaco di Pescara, Carlo Masci, e il Consigliere comunale di Forza Italia Marcello Antonelli fresco di deleghe proprio nel settore urbanistico (Supporto alle attività inerenti i processi di pianificazione territoriale complessa, strumenti attuativi in variante o progetti contenenti deroghe urbanistiche, procedure relative al recepimento della L.R. 49/2012 e ss.mm.ii, nonché attività di competenza comunale collegate alla L.R. 58/2023). Questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, alla presenza dei dirigenti comunali Emilia Fino (Ambiente e Territorio) e Antonio D’Alessandro (Edilizia), hanno dettato la linea politica per superare questa situazione di impasse.
«Intanto va chiarito che, a seguito della Sentenza del Consiglio di Stato, solo il permesso di costruire dell’intervento di via Oberdan è stato annullato. Sugli altri interventi edilizi approvati secondo gli stessi principi, circa una quindicina, ci sarà un’attenta verifica da parte degli uffici, ma credo non ci siano problemi in merito», ha detto il consigliere Marcello Antonelli. «In sintesi, è successo che alla luce di quanto disposto dalla Legge Regionale 49/2012 e da una modifica legislativa effettuata dal Governo Conte2, è concessa la possibilità di far riedificare un edificio sullo stesso sedime. In pratica, facendo l’esempio di via Oberdan, in quell’area esisteva un immobile a un piano, a una distanza dalle altre abitazioni assolutamente ridotta rispetto alle norme del Piano regolatore Generale. La norma introdotta dal Governo Conte2 ha dato la possibilità di far riedificare un edicio sulla stessa area e alle stesse distanze della precedente costruzione. È questo che ha generato il problema, più che le delibere del Consiglio Comunale del 2017 e del 2023. Adesso bisognerà predisporre un’altra delibera da sottoporre al Consiglio Comunale – ha proseguito Antonelli – e si ripartirà dalle riflessioni e dalle considerazioni del 2017 e dai rilievi mossi dai giudici amministrativi, per tornare all’applicazione della L.R. 49/2012 sul territorio di Pescara. Voglio ricordare, però, che gli incentivi volumetrici hanno portato benefici enormi sul piano economico, non solo per le imprese, ma anche per i cittadini proprietari di immobili di poco valore che hanno visto accrescere le valutazioni dei propri immobili. L’Ance ha stimato in 150 milioni di euro gli interventi interessati alla situazione attuale ma noi riteniamo che siano molti di più».
«La sentenza del Consiglio di Stato sulle premialità del Decreto Sviluppo ci porta a ritornare sulla materia con una nuova delibera che stileremo nel più breve tempo possibile perché non vogliamo lasciare incertezze – ha dichiarato il Sindaco Masci – . Lavoreremo per trovare il punto di equilibrio tra le necessità di sviluppo della città e la tutela del territorio, con l’obiettivo di garantire zero consumo di suolo e giuste condizioni di sostenibilità ambientale nell’opera, che stiamo portando avanti, di risanamento del patrimonio edilizio, oltre che di riduzione del degrado urbano, anche tenendo conto della transizione energetica in atto e della riduzione del Co2. Dal punto di vista politico, ripeto, provvederemo velocemente a elaborare una nuova delibera per superare le attuali incertezze A Pescara in questi anni ci sono stati centinaia di milioni di euro di investimenti, sia pubblici che privati, che l’hanno resa certamente più bella, moderna, attrattiva e sostenibile».