Amministrazione su Cittadella giudiziaria: “Deve stare in centro. Nessun blitz sul San Camillo, ubicazione e valore dell’edificio impongono un diverso utilizzo per il bene della città”
CHIETI – La questione relativa all’utilizzo dell’ex ospedale San Camillo di Chieti è al centro di un acceso dibattito istituzionale. Il sindaco Diego Ferrara, insieme ad altri esponenti dell’amministrazione comunale, ha ribadito l’importanza di un confronto trasparente e collaborativo tra le istituzioni per decidere il futuro dell’immobile. La proposta avanzata dalla Regione Abruzzo, che prevede la trasformazione del complesso in una nuova Cittadella giudiziaria, è stata accolta con perplessità dal Comune, che contesta sia il metodo che il merito dell’iniziativa.
“Nessun blitz sul San Camillo, che merita un utilizzo in linea con la sua storia, il suo valore e la vocazione espressa. In merito alla localizzazione della Cittadella giudiziaria, esistono progetti, interlocuzioni, opere e intese in cammino già dal 2021 per concentrare nel centro storico il Polo giudiziario: idee e atti condivisi con i ministeri e le istituzioni interessate, nonché con la città per evitare ulteriori spopolamenti”, così il sindaco Ferrara in risposta all’appello del dg dell’Asl Lanciano Vasto Chieti Thomas Schael e il presidente della giunta regionale Marco Marsilio sulla vendita dell’immobile.
“Sulla cittadella ci sono due livelli di discussione, una politica e una tecnica, non ci sono contrapposizioni pregiudiziali tra me e il presidente Marsilio, anche se da tempo ribadisco che le istituzioni sovraordinate è bene inizino ad avere maggiori considerazione di enti locali e sindaci che meglio rappresentano il sentiment dei cittadini vivendoci a contatto”, ha sottolineato il primo cittadino invitando il presidente della Regione a visitare entrambe le aree in questione per valutare sul campo le potenzialità delle proposte in discussione.
L’ipotesi di trasformare il San Camillo in una Cittadella giudiziaria viene considerata poco sostenibile sia sotto il profilo economico che logistico. Secondo il Comune, il progetto comporterebbe spese significativamente più elevate rispetto a quelle previste per la riqualificazione delle aree centrali già individuate. Inoltre, la posizione del San Camillo, decentrata rispetto al cuore della città, lo rende difficilmente accessibile, aumentando le criticità per chi dovrà raggiungere il complesso.
“Mi trovo in netto disaccordo con il presidente Marsilio sulla sua presa di posizione relativa alla realizzazione della nuova cittadella della Giustizia presso il San Camillo. Premessa la personale massima attenzione per l’ex ospedale, testimoniata da un mio ordine del giorno presentato in consiglio comunale, ritengo che lo spostamento del Tribunale sia pura follia. Sullo stesso sono stati fatti ingenti investimenti ed in prospettiva individuate soluzioni concrete per il possibile allargamento, oltre che programmati lavori con il PNRR per nuovi parcheggi in quell’ottica. Svuotare ancora il centro sarebbe un suicidio e gettare polvere negli occhi con l’ipotesi di un subentro nella struttura di p.zza San Giustino dell’università, quando con il magnifico Rettore esiste già un dialogo aperto e costante con l’amministrazione, è alquanto fuorviante. La verità è che il destino del San Camillo non è interessato a nessuna amministrazione regionale, a prescindere dal colore politico, così come per la sanità teatina”, ha aggiunto il consigliere Valerio Giannini.
Il Comune di Chieti ha chiesto ufficialmente alla Regione di rivedere la propria posizione, avviando un confronto costruttivo che tenga conto delle esigenze del territorio. Il dibattito rimane aperto, con l’amministrazione comunale determinata a difendere il progetto di riqualificazione del centro storico, giudicato più vantaggioso dal punto di vista urbanistico, economico e sociale.