Villa Santa Maria, allevatore denunciato per la liberazione di bovini in isolamento sanitario

17 Gennaio 2025
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L’uomo, originario della provincia di Foggia, ha liberato 120 esemplari sottoposti a sequestro sanitario da parte del servizio veterinario dell’ASL Lanciano-Vasto-Chieti

VILLA SANTA MARIA – Un allevatore della provincia di Foggia è stato denunciato dai Carabinieri Forestali di Villa Santa Maria dopo aver liberato 120 bovini sottoposti a sequestro sanitario da parte del servizio veterinario dell’ASL Lanciano-Vasto-Chieti. L’azione è avvenuta in violazione delle disposizioni volte a contenere il rischio di diffusione di gravi malattie infettive tra gli animali. Le indagini sono state avviate in seguito ai risultati di laboratorio che avevano evidenziato gravi lesioni tubercolari nei bovini.

Inoltre, erano state avviate indagini epidemiologiche e diagnostiche per confermare la presenza di malattie come tubercolosi bovina (MTBC), brucellosi (BRC) e leucosi bovina (LEB). Nonostante l’obbligo di quarantena e i controlli in corso, l’allevatore ha trasferito gli animali, senza alcuna autorizzazione, in un allevamento situato ad Apricena, nel foggiano. Gli approfondimenti diagnostici condotti dall’Istituto Zooprofilattico dell’Abruzzo e del Molise hanno confermato la positività al test del gamma-interferone per 11 dei 13 campioni analizzati. L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, con sede a Portici, ha inoltre isolato la MTBC in due dei cinque bovini macellati e rilevato la presenza di brucellosi.

La denuncia, inviata alla Procura della Repubblica di Lanciano, ha portato alla contestazione di gravi violazioni: il mancato rispetto dell’ordinanza veterinaria per il contenimento delle malattie infettive e la diffusione di patologie pericolose per il patrimonio zootecnico nazionale, reato che prevede una pena detentiva da uno a cinque anni.

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