Megalò 2, la sentenza del Consiglio di Stato rimette in pista il progetto della società Sile

17 Gennaio 2025
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Megalò 2

Ferrara: “In merito alla sentenza del Consiglio di stato su Megalò 2 non possiamo che prendere atto della decisione che investe direttamente la Regione che ora dovrà ripronunciarsi sull’istanza di Via postuma inoltrata da Sile”

CHIETI – Il Consiglio di Stato ha annullato la sentenza del Tar del 2023, che aveva fermato i lavori per l’ampliamento di Megalò 2 a Chieti Scalo accogliendo il ricorso in appello presentato dalla società Sile, proprietaria dell’area. A opporsi in giudizio contro Sile si erano schierati la Regione Abruzzo e il WWF, mentre il Comune di Cepagatti aveva sostenuto la posizione della società. Con questa decisione, l’iter autorizzativo riprende, riportando la questione al comitato Via regionale, che in passato aveva bocciato il progetto più volte.

Nel 2023 il Tar aveva rigettato il ricorso di Sile contro il parere negativo della Via, disponendo inoltre il ripristino dello stato dei luoghi. Secondo il tribunale amministrativo, i titoli edilizi risultavano ormai scaduti. Tuttavia, per il Consiglio di Stato, i permessi di costruzione rilasciati dal Comune di Cepagatti e le autorizzazioni urbanistiche del Comune di Chieti restano validi, riaprendo di fatto la possibilità di realizzare il controverso progetto.

L’ex assessore regionale di Forza Italia, Mauro Febbo, è intervenuto sulla vicenda legata al progetto di ampliamento. “Comprendo le esigenze, nonché l’interesse, della società Sile di perseverare nella realizzazione e/o ampliamento del nuovo centro commerciale, individuato come Megalò 2, ma la sentenza del Consiglio di Stato, nella sostanza, non modifica i termini e il quadro generale”, ha esordito Febbo.

Secondo Febbo, i problemi principali restano legati al rischio idraulico dell’area individuata per il progetto e all’elevata concentrazione di grandi strutture di vendita nell’area metropolitana Chieti-Pescara, tra le più alte d’Europa. “Nell’area metropolitana Chieti-Pescara, infatti, si registra un’alta concentrazione di siti per la GDO, tra le più alte d’Europa, e per questo non si ritiene necessario ai fini socio-economici un ulteriore insediamento, fermo restando che restano in piedi le questioni legate al rischio idraulico, e non solo, della zona in cui dovrebbe sorgere il Megalò 2″, ha continuato.

L’ex assessore ricorda anche come la Regione Abruzzo abbia adottato negli ultimi anni misure volte a limitare l’espansione della grande distribuzione organizzata: “La posizione della Regione Abruzzo era e resta la stessa: contraria. Inoltre, negli ultimi anni, diversi interventi normativi regionali, proposti dal sottoscritto e portati all’approvazione del Consiglio regionale, hanno posto le basi per una moratoria agli insediamenti e/o ampliamenti della GDO”.

Sulla questione relativa all’ampliamento del centro commerciale si è espresso anche il sindaco di Chieti Diego Ferrara: “In merito alla sentenza del Consiglio di stato su Megalò 2 non possiamo che prendere atto della decisione che investe direttamente la Regione che ora dovrà ripronunciarsi sull’istanza di Via postuma inoltrata da Sile. Si tratta di una questione tecnica che non ci coinvolge direttamente. Di conseguenza, il Comune non può fare altro che attendere gli sviluppi che avrà la vicenda, pur mantenendo una posizione di grande attenzione e tutela del territorio interessato e del commercio cittadino”.

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