Delitto di Casoli, Michael Whitbread confessa in Aula: “Avrei voluto non farlo, chiedo scusa”

17 Gennaio 2025
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Michele Faiers Dawn e Michael Dennis Whitbread

I fatti risalgono al 2023 quando l’uomo uccise con nove coltellate la compagna Michele Faiers nel casolare di contrada Verratti

CASOLI – Michael Whitbread, cittadino inglese di 75 anni, ha confessato davanti alla Corte d’Assise di Lanciano l’omicidio della compagna, Michele Faiers, 66 anni, avvenuto il 29 ottobre 2023 nel casolare di contrada Verratti a Casoli, in provincia di Chieti. Durante il processo, l’uomo, accusato di omicidio volontario aggravato dal rapporto di convivenza, ha dichiarato: “Avrei voluto non farlo e chiedo scusa”.

Secondo il racconto di Whitbread, riportato dal suo legale Massimiliano Sichetti, la compagna nutriva una gelosia ossessiva nei suoi confronti, manifestata attraverso continui maltrattamenti sia verbali sia fisici. Il deterioramento del rapporto sarebbe iniziato dopo un episodio di Capodanno nel 2022, quando la Faiers avrebbe sospettato una relazione extraconiugale dell’uomo. Da quel momento, Whitbread sarebbe stato vittima di vessazioni quotidiane.

La notte del delitto, Whitbread avrebbe preso un coltello dalla cucina, portandolo in camera da letto e consegnandolo alla compagna, chiedendole di porre fine alla sua vita. Tuttavia, in preda a un impulso incontrollato, sarebbe stato lui a utilizzare l’arma, colpendo la Faiers per nove volte. Il corpo senza vita della donna è stato scoperto il 1° novembre 2023, mentre l’imputato si era già dato alla fuga, raggiungendo l’Inghilterra in auto. Whitbread è stato arrestato nella casa della figlia Chloe, a Shepshed, nel Devon, e successivamente estradato in Italia nel marzo 2024.

In aula è intervenuto Raffaele De Leonardis, psichiatra forense e consulente della difesa, che ha descritto Whitbread come affetto da un disturbo ciclotimico caratterizzato da gravi sbalzi d’umore, aggravati dalla depressione e dall’abuso di alcol. Secondo l’esperto, al momento del crimine l’uomo avrebbe avuto una capacità di intendere e di volere notevolmente ridotta, pur rimanendo idoneo ad affrontare il processo.

La confessione dell’imputato non ha placato il dolore delle tre figlie della Faiers, costituite parte civile. Whitbread ha inviato loro una lettera di scuse, ma la loro legale, Nadia Germanà Tascona, ha dichiarato: “Le scuse non so quanto possano essere utili oggi”. La prossima udienza, fissata per il 7 febbraio, sarà dedicata alla nomina di un esperto per la perizia psichiatrica richiesta dalla difesa, un elemento cruciale per chiarire ulteriormente le condizioni mentali dell’imputato al momento del delitto.

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