Le acque sotterranee come potenziali precursori sismici: collaborazione tra INGV e ARTA Abruzzo per anticipare i terremoti

15 Gennaio 2025
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Maurizio Dionisio: “I tecnici dell’Agenzia saranno coinvolti in un doppio compito: da un lato eseguire il monitoraggio ambientale per valutare la qualità delle acque e, dall’altro, verificare il corretto funzionamento delle sonde utilizzate come sentinelle per la gestione del rischio sismico nella regione”

L’AQUILA – Un nuovo progetto promosso dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), in collaborazione con l’Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente (ARTA) e con ISPRA, mira ad anticipare gli eventi sismici attraverso lo studio delle acque sotterranee. Un’iniziativa volta a identificare segnali precursori di terremoti.

Il progetto, nato da una convenzione tra ARTA e INGV, prevede l’installazione di strumentazioni per monitorare le sorgenti idropotabili a Popoli (PE) e in Val di Foro, a Pretoro (CH). Un ulteriore punto di monitoraggio sarà posizionato a Bussi sul Tirino (PE). L’obiettivo è analizzare le acque sotterranee come potenziali precursori sismici, studiando variazioni nei livelli idrici, temperatura, portata delle sorgenti e parametri chimico-fisici come conducibilità elettrica e pH.

Il sistema di monitoraggio comprende sensori immersi nelle acque, che inviano dati in tempo reale al server centrale dell’INGV di Palermo, garantendo una pronta analisi delle variazioni rilevate. Sono previste anche stazioni meteorologiche esterne per contestualizzare le variazioni idrogeochimiche, distinguendo tra modificazioni atmosferiche e segnali sismici.

“La convenzione – afferma Maurizio Dionisio, direttore generale di Arta Abruzzo – si inserisce nell’ambito delle attività di ‘Monitoraggio idrogeochimico’ della Rete Tematica del Sistema Nazionale di Protezione Ambientale, coordinata da ISPRA, alla quale partecipa anche l’Agenzia Ambientale Abruzzese. Grazie a questo accordo quadro, i tecnici dell’Agenzia saranno coinvolti in un doppio compito: da un lato eseguire il monitoraggio ambientale per valutare la qualità delle acque e, dall’altro, verificare il corretto funzionamento delle sonde utilizzate come sentinelle per la gestione del rischio sismico nella regione”.

I dati raccolti saranno trasmessi al Sistema Informativo Nazionale Ambientale (SINAnet), gestito da ISPRA, consentendo l’analisi e la fruizione dei dati da parte di ricercatori e enti pubblici e privati.

“La tutela dell’ambiente e della salute delle persone è un compito estremamente complesso – dichiara il direttore dell’ Area tecnica dell’Agenzia, Francesco Chiavaroli – che richiede l’intervento coordinato di diversi enti, ciascuno con le proprie specifiche competenze. Questo progetto – continua Chiavaroli – dimostra come la multidisciplinarità sia fondamentale per raggiungere un obiettivo comune: proteggere la sicurezza del nostro territorio e delle nostre comunità. L’Ingv,,l’Ispra, l’Aca e l’Artai uniranno le proprie conoscenze e risorse – conclude -per affrontare le sfide ambientali e di sicurezza sismica, garantendo un monitoraggio accurato e tempestivo delle acque sotterranee con l’obiettivo di sviluppare tesi scientifiche a sostegno della prevenzione e protezione delle persone e degli ecosistemi”.

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