Federalberghi, boom del turismo invernale in Abruzzo: +40% nelle presenze

13 Gennaio 2025
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Ciaspolata a Passo Godi. Foto MaSMEDIA©

Giovannelli: “L’enogastronomia legata alle tradizioni, la natura, il turismo all’aria aperta, l’escursionismo, la storia, la cultura e le bellezze naturalistiche, rappresentano un mix che può attrarre turisti tutto l’anno e in tutta la regione”

L’AQUILA – La stagione invernale in Abruzzo ha visto un notevole incremento, con il tutto esaurito nelle strutture ricettive dedicate al turismo della neve. Rispetto al 2023, c’è stato un aumento delle presenze del 40%, con picchi massimi di arrivi nelle stazioni sciistiche e nei borghi interni. E’ quanto riportato da Federalberghi Abruzzo alla chiusura delle festività natalizie.

“Abbiamo registrato un aumento delle presenze di circa il 40% rispetto allo scorso anno – dichiara Giammarco Giovannelli, presidente Federalberghi Abruzzo e presidente Confcommercio Teramo – in particolare in provincia dell’Aquila. Un risultato legato al turismo della neve, con un boom di visitatori durante le festività natalizie grazie al buon innevamento delle piste, che ha permesso di recuperare il margine perso nella scorsa stagione invernale a causa della carenza di neve”.

In contrasto, la costa e la provincia di Teramo hanno registrato un calo, con circa il 30% in meno di turisti nello stesso periodo. “In Abruzzo – prosegue Giovannelli – abbiamo giovani ristoratori e chef che hanno saputo reinterpretare l’enogastronomia legata alle tradizioni. Se a questo aggiungiamo la natura, il turismo all’aria aperta, l’escursionismo, la storia, la cultura e le bellezze naturalistiche, otteniamo un mix che può attrarre turisti tutto l’anno e in tutta la regione”.

La differenza tra le presenze invernali nelle strutture ricettive abruzzesi divide la regione a metà: da una parte montagna e borghi con un aumento del 40% rispetto allo scorso anno, con eccellenti risultati nei comprensori sciistici di Campo Imperatore, Ovindoli e Roccaraso, in provincia dell’Aquila; dall’altra la costa e la provincia di Teramo con circa il 30% in meno di turisti. Anche la montagna teramana soffre.

L’aumento delle presenze nella stagione invernale conferma un trend di crescita già avviato, con un 3% in più di presenze complessive su base annuale rispetto al 2023, quando gli arrivi nelle strutture alberghiere ed extra alberghiere abruzzesi sono stati 1 milione 745.372 e le presenze 6 milioni 804.820.

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