Qualità dell’aria scadente a Pescara e Montesilvano, i valori rilevati dalle centraline dell’Arta

8 Gennaio 2025
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Dionisio: “La qualità dell’aria nella nostra regione è complessivamente buona, sebbene siano emerse alcune criticità locali legate al traffico e alle condizioni meteorologiche, come l’alta pressione che favorisce l’accumulo di inquinanti”

PESCARA – I valori di particolato PM2.5 rilevati a Pescara e Montesilvano dalle centraline fisse gestite dall’Agenzia Regionale per la Tutela dell’Ambiente (Arta) evidenziano un lieve ma costante aumento delle cosiddette polveri ultrafini, con livelli prossimi alla soglia di attenzione. Nella giornata di lunedì, le misurazioni effettuate nella zona del Teatro D’Annunzio, a Pescara, hanno registrato il valore limite di 25 microgrammi per metro cubo, indicato come soglia massima giornaliera per la tutela della salute. Valori di poco superiori sono stati rilevati anche nella periferica via Sacco, nel cuore del quartiere di Villa del Fuoco, e nell’unica centralina fissa di Montesilvano. In tutti e tre i casi, la qualità dell’aria è stata classificata come “scadente” dall’Agenzia ambientale. A Chieti, invece, la situazione appare decisamente meno critica con valori contenuti: la centralina che ha fatto registrare il picco più elevato è quella ubicata nei pressi della scuola Antonelli, con una concentrazione di 19 microgrammi per metro cubo. Nessun problema in provincia dell’Aquila e a Teramo, dove i valori restano sotto la soglia, ma in aumento: la stazione di monitoraggio nel quartiere Gammarana, infatti, ha fatto registrare un valore di 21 µg/m³.
Le particelle PM2.5, di dimensioni microscopiche, sono considerate tra gli inquinanti più pericolosi per la salute umana, in grado di penetrare profondamente nei polmoni e, in alcuni casi, nel sistema circolatorio. I dati rilevati, però, al momento non devono destare preoccupazione, in quanto solo di poco al di sopra della soglia giornaliera di 25 microgrammi per metrocubo raccomandata dall’OMS, da non superare più di 35 volte in un anno.
In lieve aumento, ma ben al di sotto dei livelli di guardia, i valori relativi al PM10, ovvero il particolato atmosferico prodotto dai combustibili delle caldaie e dai veicoli, che non deve superare la soglia annuale di 40 microgrammi per metro cubo. Dopo un picco fatto registrare a Capodanno, complici anche i botti dell’ultima notte del 2024, le cosiddette polveri fini si sono attestate su valori prossimi ai limiti imposti dalla legge, soprattutto nelle centraline di Pescara. In questo caso, l’aumento costante sarebbe da ricondursi al perdurare dell’alta pressione che favorisce l’accumulo degli inquinanti nei bassi strati dell’atmosfera.
Entro i limiti anche le concentrazioni medie di Biossido di Azoto (40 μg/m3), inquinante legato al traffico veicolare, i cui valori sono risultati ovviamente più elevati nei centri abitati delle principali città ed in particolare a Teramo. Non destano alcuna preoccupazione, infine, i valori di benzene, monossido di carbonio e anidride solforosa, che sono estremamente bassi su tutto il territorio regionale.
“La qualità dell’aria nella nostra regione – afferma il direttore generale di Arta Abruzzo, Maurizio Dionisio – è complessivamente buona, sebbene siano emerse alcune criticità locali legate al traffico e alle condizioni meteorologiche, come l’alta pressione che favorisce l’accumulo di inquinanti. I livelli di PM2.5 e PM10 sono leggermente aumentati, ma restano sotto la soglia di allarme. Anche gli altri inquinanti, come il biossido di azoto, il benzene, il monossido di carbonio e l’anidride solforosa – continua Dionisio – sono nei limiti di sicurezza e con livelli generalmente bassi su tutto il territorio regionale. Da parte nostra – spiega il direttore generale – continueremo a garantire un monitoraggio costante e di qualità per tenere sotto controllo eventuali situazioni critiche e fornire dati sempre più accurati. È fondamentale – conclude – mantenere alta l’attenzione su questi fenomeni, soprattutto nelle aree urbane a maggiore pressione antropica, e sensibilizzare cittadini ed enti locali sull’importanza di azioni mirate a ridurre le emissioni.”

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