Pescara, il Progetto Mattia dona un defibrillatore al nido La Conchiglia

7 Gennaio 2025
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Anche il nido La Conchiglia, grazie alla donazione di una mamma, entra nella lista delle scuole che a Pescara possiedono un defibrillatore

PESCARA – Questa mattina all’asilo nido comunale La Conchiglia, in via Verrotti, 2 a Pescara, è stato consegnato un defibrillatore, donato interamente da una mamma e destinato specificamente a questa scuola, nell’ambito del Progetto Mattia, un’iniziativa portata avanti da Roberta Palmieri, referente dell’associazione Cromosoma della Felicità e mamma di Mattia Gabriele Micarone, il bimbo di 4 anni scomparso a causa di una malattia cardiaca il 27 dicembre 2023. «Il Progetto Mattia in sé – spiega Roberta Palmieri – è nato per cercare di trasformare questo dolore in qualcosa di positivo, quindi una sorta di rinascita, se vogliamo, anche di Mattia. Ovviamente io mi auguro sempre che non vengano mai utilizzati, però se mai dovessero essere utilizzati voglio pensare che sia grazie a Mattia che queste persone possono essere salvate. L’idea è di non dimenticarlo mai, di ricordarlo sempre con il sorriso e cercare appunto di creare del bene da questo dolore immenso che non avrà mai fine».

Insieme a Roberta Palmieri, alla consegna ha partecipato l’assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Pescara, Valeria Toppetti: «La sicurezza e la salute sono diritti umani e fondamentali, grandi priorità e quindi il Comune e l’amministrazione ed io siamo felici di poter accogliere questo dono e ci impegneremo affinché questa filiera di consapevolezza e anche di essere dotati dei dispositivi possa essere veramente presente in tutte le scuole della città». A Pescara ci sono 10 istituti comprensivi e 7 asili nido comunali, ma molti di questi si dividono in più plessi, per cui, spiega Toppetti, «è importante che ogni plesso sia autonomo con il defibrillatore e tutti gli altri dispositivi che possono essere utili per il primo soccorso».

A riceverlo, alcune delle operatrici del nido, tutte formate all’uso dello strumento in questione, così come il Progetto Mattia prevede, perché, come sottolinea Roberta Palmieri, «il defibrillatore aiuta ma da solo non è sufficiente». Le educatrici della Conchiglia oltre alla gratitudine per la donazione, hanno manifestato anche la preoccupazione che il dispositivo elettromedicale, ora a disposizione della struttura, possa venire rubato, dato che il nido è già stato vittima di piccoli furti, anche i più improbabili, come la volta in cui ladri rubarono i biscotti destinati ai bambini.

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