Assessore Della Gatta e Presidente della Società Vastese di Storia Patria Gabriella Izzi Benedetti: “Onorare la poliedricità di questo figlio della nostra comunità”
VASTO – Il Comune di Vasto, in collaborazione con la Società Vastese di Storia Patria e con il patrocinio dell’Università Gabriele d’Annunzio di Chieti-Pescara, ha istituito il Premio Internazionale Luigi Marchesani Città del Vasto. L’iniziativa, annunciata dal sindaco Francesco Menna, nasce con l’obiettivo di valorizzare la figura poliedrica di Luigi Marchesani, cittadino illustre che ha dato un contributo straordinario alla comunità in ambito medico, storico e culturale.
Il premio, come spiegato dall’assessore alla Cultura Nicola Della Gatta e dalla Presidente della Società Vastese di Storia Patria Gabriella Izzi Benedetti, intende celebrare la versatilità di Luigi Marchesani e il suo impegno in un’epoca di grandi trasformazioni sociali e culturali. La competizione si articola in tre categorie:
- Libri di saggistica pubblicati.
- Articoli scientifici apparsi su riviste accademiche.
- Testi divulgativi o articoli giornalistici su temi medico-scientifici, storico-archeologici o letterari.
Tutti i lavori, in italiano o inglese, dovranno essere coerenti con i molteplici interessi e contributi di Marchesani. I dettagli e il regolamento del concorso sono disponibili sul sito del Comune di Vasto, e le candidature devono essere inviate via e-mail entro il 23 marzo 2025. La cerimonia di premiazione si terrà il 10 giugno 2025 a Vasto.
Luigi Marchesani (1806-1870) fu una figura di spicco per la città di Vasto. Dopo aver completato gli studi a Napoli, dove si laureò in medicina e chirurgia, esercitò la professione in diversi ospedali e fondò una propria scuola di medicina. Tornato nella sua città natale, Marchesani si distinse per il suo instancabile lavoro come medico e per il suo impegno nel promuovere la conoscenza storica e archeologica del territorio.
Nel 1841 pubblicò La storia di Vasto, un’opera che pose la città al centro del dibattito culturale europeo e attrasse l’attenzione di illustri studiosi come Theodor Mommsen. Non meno importante fu il suo ruolo nella creazione dell’Ospedale Civile di Vasto e del primo Museo Archeologico d’Abruzzo, inaugurato nel 1849.
“Questa iniziativa nasce dal desiderio di onorare la poliedricità di questo figlio della nostra comunità che, in un’epoca segnata da profondi mutamenti di ordine storico e sociale, ha saputo mettere la propria conoscenza e la propria esperienza a servizio dei vastesi determinando la nascita di istituzioni comunitarie rilevantissime quali l’Ospedale Civile e il Gabinetto Archeologico”, spiegano l’assessore alla Cultura Nicola Della Gatta e la Presidente della Società Vastese di Storia Patria, Gabriella Izzi Benedetti.