Secondo l’assessore regionale alle attività produttive, che osserva con attenzione la performance dello stabilimento di Atessa, è possibile invertire la rotta
PESCARA – Per Stellantis il 2024 è un anno da dimenticare. I dati diffusi sulla produzione negli stabilimenti italiani del colosso automobilistico dipingono un quadro di forte crisi. I cambiamenti imposti dal Green Deal europeo stanno mettendo alla prova un intero settore produttivo. “Con i cambiamenti in corso non era possibile attendersi numeri positivi nel comparto dell’Automotive – commenta l’assessore regionale alle attività produttive, Tiziana Magnacca -. L’Abruzzo tiene e siamo proiettati per fare crescere i dati economici complessivi, ma occorre un grande cambiamento culturale e tecnologico. Il segno meno in Italia quanto in Europa è la cartina da tornasole di come il Green Deal abbia causato una brusca frenata al mercato e quindi alla produzione industriale. Abbiamo la possibilità di invertire la rotta se verranno adottati i più logici correttivi, ma non sarà immediata”.
Il 2024 si è concluso con una performance negativa per Stellantis in Italia, con una diminuzione del 36,8% della produzione complessiva di auto e veicoli leggeri, e una flessione del 45,7% solo per le autovetture. Lo stabilimento di Atessa ha prodotto solo 192.000 veicoli, segnando un calo del 16,6%.
“Un 2024 anno nero per la produzione degli autoveicoli – commenta l’assessore – conseguenza di un pieno ripensamento sulle norme regolatorie stabilite dall’Europa per la transizione ecologica nel corso del quale, grazie anche all’impegno del presidente Marco Marsilio al Comitato europeo delle regioni d’Europa, sono state fatte le prime valutazioni e i primi bilanci della corsa verso l’elettrico”, ha detto ancora Magnacca.
Il Ceo di Stellantis, Jean Philippe Imparato, ha annunciato investimenti di 2 miliardi per il 2025 e ulteriori 6 miliardi per acquisti da fornitori italiani. “L’annuncio per lo stabilimento della Val di Sangro, con la produzione dell’elettrico per la gamma larga Van e la nuova versione Large per il 2027, sono segnali positivi,” ha aggiunto Magnacca.
L’assessore ha sottolineato l’importanza di investire sulle competenze, come ricordato dall’Ocse. “L’Abruzzo ha la capacità di eccellere in vari settori, come logistica, chimica, aerospazio, moda, servizi di alloggio e ristorazione, edilizia e industria. Dobbiamo fare squadra unendo sindacati e datori di lavoro.”
Infine, il 15 gennaio a L’Aquila verrà costituito il Distretto Aerospaziale, un ulteriore passo avanti per l’economia abruzzese, con benefici per tutta la filiera produttiva regionale.