Il presidente di Uncem Abruzzo, Lorenzo Berardinetti, presenta un piano d’azione per valorizzare le aree montane, interne e rurali nel 2025. Sono 12 i punti chiave per un futuro sostenibile
L’AQUILA – Il 2025 si apre con un impegno concreto verso le aree montane, interne e rurali, che rappresentano una risorsa straordinaria per il nostro Paese. Il presidente di Uncem Abruzzo, Lorenzo Berardinetti, ha condiviso le dodici priorità che potranno segnare una svolta per questi territori, spesso dimenticati ma essenziali per il benessere dell’Italia intera.
- Green Community e Smart Economy: Le aree interne devono diventare il perno di una strategia di crescita basata su innovazione, sostenibilità e nuove economie. In Abruzzo, l’obiettivo è rafforzare le Green Community, valorizzando il patrimonio naturale e culturale con soluzioni tecnologiche avanzate.
- Sanità e Welfare: L’accesso ai servizi di base è un diritto inalienabile. Garantire un medico e un’ambulanza a disposizione di ogni Comune è cruciale per contrastare lo spopolamento e migliorare la qualità della vita nelle zone montane.
- Cambiamenti Climatici: La tutela del territorio montano richiede maggiore attenzione ai rischi climatici. In Abruzzo, si promuoveranno modelli di sviluppo resiliente e la creazione di “patti” per preservare il patrimonio naturale.
- Normative per la Montagna: È necessaria una legge aggiornata che riconosca la specificità delle aree montane e le protegga adeguatamente. Si proporranno interventi coordinati tra Regione e Comuni per completare il quadro normativo.
- Livelli Essenziali di Prestazione (LEP): È fondamentale che i LEP tengano conto delle peculiarità delle aree montane, garantendo ai cittadini servizi essenziali di qualità e pari diritti.
- Valorizzazione del Territorio: Le aziende pubbliche devono investire nei territori montani, creando valore sociale e opportunità occupazionali, evitando approcci coloniali che impoveriscono le comunità locali.
- Concessioni Idroelettriche: Occorre rivedere il sistema attuale delle concessioni idroelettriche, reinvestendo i profitti in progetti di sviluppo sostenibile per i territori interessati.
- Digitalizzazione: L’Abruzzo può essere pioniere grazie ai piani di banda ultra-larga e alle sinergie con gli investimenti nazionali.
- Gestione delle Reti Immateriali: Regolare l’uso delle reti digitali prevedendo contributi da parte dei giganti del web, da reinvestire nelle aree più marginali.
- Politiche per i Piccoli Comuni: Attribuire risorse e competenze alle piccole realtà montane è essenziale, promuovendo un modello di governance che unisca le comunità.
- Fiscalità differenziata: Difendere il commercio locale e combattere la desertificazione richiede un approccio fiscale innovativo, adattato alle specificità dei territori.
- Sviluppo locale e aggregazione: L’Abruzzo ha già avviato percorsi di aggregazione virtuosa tra i Comuni. Continueremo a lavorare in questa direzione, sostenendo la crescita e l’autonomia dei territori.
“Il futuro delle montagne dipende dalla capacità di coniugare strategie innovative e concretezza – ha detto Berardinetti -. Con l’aiuto delle istituzioni locali e nazionali, lavoreremo per trasformare queste priorità in realtà, restituendo centralità e dignità ai territori”.