Le rivendicazioni riguardano l’aumento dei salari, la riduzione dell’orario di lavoro e la lotta alla precarietà
TERAMO – Il prossimo 7 gennaio a Teramo si terrà lo sciopero dei metalmeccanici, parte di una mobilitazione nazionale che proseguirà fino al 15 gennaio. Al centro della protesta c’è la richiesta di un rinnovo del contratto collettivo nazionale, con un presidio previsto per le ore 10 davanti alla sede di Confindustria.
Le principali rivendicazioni dei sindacati Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil riguardano l’aumento dei salari, la riduzione dell’orario di lavoro e la lotta alla precarietà. Quest’ultima è particolarmente sentita nella provincia di Teramo, dove, ad esempio, il settore automotive registra un’alta incidenza di contratti instabili.
Durante la conferenza stampa di questa mattina, i sindacati hanno puntato il dito contro Federmeccanica, accusandola di arroganza per aver presentato unilateralmente una propria piattaforma di trattative. “Abbiamo lavorato per mesi coinvolgendo circa un milione e mezzo di lavoratori – hanno dichiarato – ma Federmeccanica ha deciso di ignorare tutto, presentando una piattaforma che esclude il nostro lavoro e il nostro ruolo di rappresentanza. È un atteggiamento inaccettabile e vogliamo rispondere con fermezza”.
In provincia di Teramo, lo sciopero riguarda circa 8500 lavoratori, distribuiti tra tutti i settori coperti dal contratto dei metalmeccanici. La mobilitazione rappresenta un’importante occasione per far sentire la voce dei lavoratori e sottolineare l’urgenza di risposte concrete alle loro esigenze.