Nuova Pescara, Claudio Croce rassicura: “Montesilvano e Spoltore non saranno trascurati”

2 Gennaio 2025
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La dichiarazione del Referente attività delle commissioni consiliari del Nuovo Comune di Pescara Claudio Croce

PESCARA – La fusione fra i tre comuni che porterà alla nascita della Nuova Pescara, prevista per il 2027, continua a incontrare la perplessità di alcuni dei soggetti coinvolti. Per rispondere ai dubbi, torna a parlare Claudio Croce, vice presidente del Consiglio comunale e Referente attività delle commissioni consiliari del Nuovo Comune di Pescara, assicurando in primis che i vantaggi toccheranno tutti e tre i comuni senza esclusioni. “Sono convintissimo dei vantaggi enormi derivanti dalla fusione tra Pescara, Montesilvano e Spoltore – scrive Croce in una nota –. Vantaggi che riguarderanno tutti e tre i Comuni attuali ma soprattutto Spoltore e Montesilvano che non saranno assolutamente trascurati, come temono alcuni. Anzi, avverrà il contrario, anche grazie all’istituzione dei municipi che garantiranno una doverosa autonomia e potere decisionale su determinate questioni di rilievo. Un tema che sarà affrontato nell’ambito del lavoro che stiamo facendo e che ha già portato ad unire dieci servizi, fino ad ora”. Proprio l’istituzione dei municipi dovrebbe essere garante di autonomia decisionale su questioni rilevanti, assicurando così un equilibrio tra la centralizzazione amministrativa e le esigenze specifiche di ciascun territorio. 

Il processo di fusione, iniziato con il referendum del 2014, ha preso corpo solo negli ultimi cinque anni, con la prima amministrazione a guida Masci, che ha portato all’unificazione di dieci servizi, cinque dei quali (Catasto, Promozione turistica, Servizi demografici, Energia e Sistema informativo unico integrato) sottoscritti con una convenzione proprio lo scorso lunedì 23 dicembre. “Non si può ipotizzare dopo dieci anni che si potrebbe fermare tutto anche perché, soprattutto negli ultimi cinque anni, cioè dalla scorsa consiliatura, l’impegno è stato notevole da parte degli amministratori, dei dirigenti e degli uffici comunali delle tre città”, ha sottolineato il vice presidente del Consiglio. “Dire oggi che va bloccato il processo mentre si continua a mandare avanti il processo stesso, è un controsenso che non condivido”, spiega ancora Croce, considerano che il livello di unificazione dei servizi è arrivato a un punto tale da rendere incoerente uno stop del processo proprio adesso.

“Noi abbiamo un sentore completamente diverso, da Pescara a Montesilvano passando per Spoltore, e continuiamo a perseguire un obiettivo che è un obiettivo comune. Il mio auspicio è che, arrivando al 2027 (quando saranno passati 12 anni dal referendum) non si parlerà della nuova città come di un’incompiuta: non sarebbe positivo, per nessuna delle tre Amministrazioni”, conclude. Va ricordato, però, che la decisione finale spetta alla Regione Abruzzo e ai suoi consiglieri regionali, gli unici con il potere di legiferare in merito, gli unici dai quali proprio Montesilvano e Spoltore continuano ad aspettare un ripensamento.

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