Risanamento finanziario, apertura a nuovi soci e un futuro condiviso per rafforzare il ruolo culturale dell’Ente
PESCARA – L’Ente Manifestazioni Pescaresi si appresta a entrare nel 2025 con una serie di importanti iniziative e sfide volte al risanamento economico, al rilancio delle attività culturali e all’apertura verso nuovi soci e collaborazioni. Questo è quanto emerso dalla conferenza stampa di stamattina in cui Angelo Valori, amministratore unico dell’Emp, insieme al sindaco di Pescara Carlo Masci, al vicesindaco e assessore alla cultura Maria Rita Carota e all’assessore agli eventi Alfredo Cremonese, hanno reso noti i prossimi step in direzione del rilancio dell’Ente.
Come prima cosa è stato pubblicato un bando sulla pagina trasparenza del sito istituzionale dell’Ente, volto alla ricerca di nuovi soci. In questa prima fase, ha specificato Valori, il bando è riservato a enti pubblici o enti di diritto privato con partecipazione pubblica. Questo approccio graduale mira a consolidare una rete di partner affidabili e istituzionali prima di aprire il dialogo con associazioni giuridiche private, che saranno coinvolte in una seconda fase: «Poi ci sarà un secondo bando riservato alle associazioni giuridiche private, perché immagino che l’Ente debba essere un momento di incontro di tutti coloro che a Pescara si occupano di cultura e soprattutto di spettacolo dal vivo, debba essere un momento in cui le associazioni si parlano, parlano con le istituzioni e quindi è importante avere la presenza di tutti questi soggetti». Il rilancio dell’Ente passa attraverso una visione chiara e condivisa con gli attori culturali e istituzionali della città.
Un’ottima notizia è senz’altro quella che riguarda la situazione finanziaria dell’Emp, una situazione seria e delicata ma non catastrofica, come nelle parole di Valori, che annuncia anche la rimozione dei pignoramenti: «C’è stato un immediato segno tangibile di fiducia, quindi immediatamente sono stati tolti tutti i pignoramenti, il Ministero ha già ripreso a fare i bonifici, la Regione ha fatto un saldo del 2023 di 30.000 €, questo per dire anche come sia delicata e difficile la gestione di questo tipo di manifestazioni. I conti adesso sono operativi, e quindi siamo in opera per avviare questo risanamento. Però, oltre che di risanamento dobbiamo parlare di rilancio». A gennaio, ha annunciato ancora l’amministratore, ci sarà la presentazione di un piano di risanamento dei conti ed entro il 31 gennaio, sarà inoltre presentata la domanda per i contributi del Fondo Unico Nazionale dello Spettacolo, fondamentale per garantire continuità alle attività culturali.
In merito alle polemiche con i Premi Flaiano, il rappresentante dell’Ente ha voluto ridimensionare la percezione dello scontro. Ha sottolineato il rispetto verso l’avvocato Tiboni e l’importanza dei Premi, ma ha ribadito con fermezza la sua opposizione a determinate idee, considerate dannose per l’immagine dell’Ente. «Semplicemente – ha affermato Valori – con molta fermezza io non condivido le sue idee, anzi non solo non le condivido, le giudico in maniera molto negativa perché ritengo che pregiudichino in qualche modo l’immagine dell’Ente manifestazioni pescaresi che tutti con le parole lodano ma che poi nei fatti con le loro azioni non sempre supportano».
Al fianco di Angelo Valori il sindaco Masci, il vicesindaco Carota e l’assessore Cremonese, che hanno espresso la loro vicinanza e il loro supporto al lavoro dell’Ente, pietra miliare di importanti festival culturali in città come il “Pescara Jazz” e “Funambolika”. Si sta lavorando, ha aggiunto Masci, per rimettere a norma il Teatro d’Annunzio, in modo da restituirlo all’Emp come sede di manifestazioni culturali. L’auspicio finale è stato che il processo di risanamento e rilancio coinvolga attivamente tutti gli attori culturali della città, da qui anche l’idea di Valori di ricostituire una nuova associazione degli amici dell’Ente manifestazioni pescaresi: «Auspico che venga il più presto ricostituito un consiglio di amministrazione dell’ente, quindi questa fase in cui si comincia a immaginare il futuro dell’Ente attraverso l’ideazione di un nuovo statuto, immagino che veda anche poi la fine di questo mio mandato».