Gli incidenti fatali si sommano ai malori che hanno coinvolto escursionisti, turisti e cercatori di funghi
GRAN SASSO – Con il ritrovamento dei corpi dei due alpinisti romagnoli, Cristian Gualdi e Luca Perazzini, scomparsi domenica scorsa sul Gran Sasso, il bilancio delle vittime in montagna in Abruzzo nel 2024 sale a dodici, raddoppiando i numeri del 2023. Gli incidenti fatali si sommano ai malori che hanno coinvolto escursionisti, turisti e cercatori di funghi. Inoltre, restano dispersi Giorgio Lanciotti, 35enne di Roseto, scomparso sul Gran Sasso, e Italo Basilisco, 70enne di Spoltore, scomparso sull’Altopiano del Voltigno.
Tra le vittime si ricordano Luca Nunzi, travolto da una slavina sul monte Sirente a gennaio; Emilio Martorelli e Mauro Rosati, deceduti per malore rispettivamente sul Monte Velino e sul Monte Amaro; Fabrizio Scocchia, precipitato dal Pizzo Cefalone; Enrico Albertini, caduto durante un’escursione sulla Maiella. Tragici incidenti hanno coinvolto anche Federico Cipriani, morto in e-bike a Palena, Luca Persiani, precipitato con la sua jeep sul Monte Genzana, e Lewin Weituschat, uno studente tedesco di 25 anni, in Italia per il programma Erasmus, scomparso il 10 agosto durante un’escursione in solitaria sul Gran Sasso
A settembre, due cercatori di funghi, Giuseppe Di Luca e Aldino Ruggieri, sono deceduti in distinti incidenti, entrambi caduti nel vuoto. L’ultimo tragico episodio riguarda i due alpinisti romagnoli, il cui recupero è stato ostacolato dal maltempo. Il 2024 si chiude con un bilancio doloroso per gli appassionati di montagna, sottolineando l’importanza della prudenza e delle misure di sicurezza durante le escursioni.