Si va avanti con l’istanza di dissequestro per andare avanti con le indagini e la progettazione che durerà 6 mesi
TERAMO – La vicenda legata al sequestro del Liceo Classico “M. Delfico” di Teramo, avvenuto il 3 ottobre scorso, continua a svilupparsi con una serie di interventi tecnici, legali e amministrativi finalizzati a restituire l’edificio alla comunità scolastica e alla città. Questa mattina è stato fatto il punto in conferenza stampa nel palazzo della Provincia.
Per affrontare le complessità tecniche e giuridiche legate al sequestro, la Provincia di Teramo ha coinvolto un team di esperti composto dall’ingegnere Massimo Cerri, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Roma, il professor Franco Braga, già docente di Tecnica delle Costruzioni alla Sapienza e presidente di ANIdIS, e la dottoressa Stefania Arangio, ingegnere strutturista specializzato in costruzioni in zona sismica. Parallelamente, l’avvocato Gennaro Lettieri è stato incaricato di presentare un ricorso in Cassazione e lavorare sull’istanza di dissequestro.
La Provincia ha inoltre intrapreso iniziative per garantire la continuità didattica, spostando temporaneamente studenti e personale in altre strutture scolastiche, come il Comi-Forti-Pascal e altre sedi messe a disposizione dal Comune di Teramo. Per i convittori è stato previsto l’alloggio in un albergo del centro storico.
Dal punto di vista tecnico, l’amministrazione ha esaminato diverse soluzioni logistiche a medio e lungo termine, considerando la possibilità di creare un villaggio modulare che ospiti convitto, mensa e spazi di studio. Tra le opzioni vagliate, la scelta è ricaduta sull’area di proprietà della Provincia nei pressi del complesso scolastico Alessandrini-Marino Pascal-Comi-Forti.
Il 17 ottobre, il team di esperti ha inviato una prima relazione tecnica, successivamente integrata il 23 novembre, evidenziando la necessità di ulteriori indagini per raggiungere un livello di conoscenza LC3, il massimo previsto per le analisi su edifici storici. Il piano definitivo per queste indagini è stato trasmesso dalla società incaricata, ATIPROJECT S.r.l., alla fine di novembre.
Per quanto riguarda il progetto di miglioramento sismico, finanziato con 18,1 milioni di euro attraverso il programma straordinario di ricostruzione post-sisma, le attività di progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva sono in corso con tempi stimati in 180 giorni. I lavori veri e propri, secondo il cronoprogramma, avranno una durata massima di 38 mesi.
Dopo il rigetto del ricorso in Cassazione, sarà necessario presentare un’istanza di dissequestro al Tribunale di Teramo per consentire l’avvio delle indagini tecniche da parte di ATIPROJECT e avvicinarsi alla riapertura dello storico Palazzo di Piazza Dante.