Sciopero dei lavoratori Cisalfa, Filcams Cgil: «Azienda calpesta dignità»

20 Dicembre 2024
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L’azienda ha comunicato che il negozio cesserà l’attività il 28 febbraio 2025, motivando la scelta con l’aumento dei costi d’affitto

TERAMO – La decisione di Cisalfa Sport di chiudere il punto vendita di Teramo, situato presso il centro commerciale Gran Sasso, ha scosso i dieci dipendenti e il sindacato Filcams Cgil Teramo. L’azienda ha comunicato che il negozio cesserà l’attività il 28 febbraio 2025, motivando la scelta con l’aumento dei costi d’affitto. Una spiegazione che arriva come un fulmine a ciel sereno, considerando gli ottimi fatturati registrati dal punto vendita, più volte sottolineati dalla stessa azienda.

Il sindacato ha subito chiesto a Cisalfa di valutare soluzioni alternative, come la ricollocazione del negozio in altre aree della provincia di Teramo, ma la proposta è stata respinta. L’unica offerta avanzata dall’azienda riguarda trasferimenti fuori regione, un’opzione definita dal sindacato come “licenziamenti mascherati”.

“La decisione dell’azienda è indecente – afferma la Filcams Cgil Teramo –. Per mere logiche di profitto si calpesta la dignità di lavoratrici e lavoratori che per anni hanno garantito professionalità, sacrificando tempo e festività per sostenere i risultati aziendali. Ora vengono lasciati senza alternative concrete.”

Di fronte all’esito negativo delle trattative, il sindacato ha proclamato uno sciopero continuo dal 22 al 31 dicembre 2024. Il 22 dicembre, dalle 9 alle 13, si terrà un sit-in davanti all’ingresso del centro commerciale per protestare contro una situazione che potrebbe diventare un precedente pericoloso. “Non possiamo permettere – dichiara il sindacato – che la precarietà diventi una regola per i 300 lavoratori impiegati nel centro commerciale.”

Parallelamente, è stato avviato un tavolo istituzionale con le autorità locali e la dirigenza del centro commerciale, per chiedere soluzioni stabili e dignitose per i lavoratori. “Questa vicenda deve spingere le istituzioni a intervenire – conclude la Filcams Cgil –. Il centro commerciale deve restare un simbolo di occupazione stabile e di qualità.”

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