Fortunato: “Il problema è derivato da un disguido dell’Ufficio Cartelle Cliniche, in ristrutturazione organizzativa per prevenire simili situazioni in futuro”
PESCARA – Tensione questa mattina allo sportello per il ritiro delle cartelle cliniche dell’ospedale di Pescara, dove una coppia di Venafro, si è presentata per ritirare la cartella dell’uomo, Francesco, attesa ormai da due mesi. Un ritardo burocratico ha infatti rischiato di compromettere la salute e il lavoro di Francesco, un operaio operato in estate al Reparto di Ortopedia per un intervento alla caviglia, che aveva bisogno del documento per avviare la riabilitazione e sottoporsi alla visita aziendale, indispensabile per tornare al lavoro.
Nonostante ripetute email e telefonate all’Ufficio Cartelle Cliniche, le sue richieste sono rimaste inascoltate. “Abbiamo più volte contattato l’ufficio, ma siamo stati presi in giro”, racconta Irene, la compagna di Francesco, che ha registrato anche alcune conversazioni con i dipendenti ASL, tra cui una in cui si sente dire: “Questi qua hanno davvero scocciato” Nel frattempo, Francesco, ancora costretto all’uso delle stampelle e di una carrozzina, non ha potuto riprendere il lavoro, subendo ulteriori difficoltà a causa della sua condizione di diabetico.
La situazione è poi degenerata questa, quando la coppia si è presentata di persona allo sportello e la tensione ha richiesto l’intervento della polizia. Solo dopo l’interessamento del direttore generale Vero Michitelli e del direttore sanitario Valterio Fortunato, la cartella è stata finalmente consegnata. “Il caso è stato risolto grazie alla preziosa collaborazione della famiglia, alla quale va il nostro ringraziamento”, ha dichiarato Fortunato, spiegando che il problema è stato causato da un disguido amministrativo. Ha inoltre assicurato che l’ufficio è in fase di ristrutturazione organizzativa per evitare simili episodi in futuro.