Ricordando il dibattito sulla cosiddetta ‘legge mancia’, i due esponenti del sindacato sottolineano che non c’è “la stessa attenzione su questo tema
PESCARA – “Anche quest’anno la Regione Abruzzo non ha stanziato le risorse per la ‘Vita indipendente’. Oggi è stata pubblicata la graduatoria: su 680 domande presentate, ne sono state approvate solo 101, pari al 15%. Sarebbero serviti 5.946.600 euro, mentre saranno finanziate istanze per soli 850mila euro. Vale a dire che 579 disabili gravi sono stati esclusi da quel beneficio indispensabile. E’ uno schiaffo per centinaia di abruzzesi e per le loro famiglie. Se non si dovesse trovare una soluzione, siamo pronti a scendere in piazza e a incatenarci al palazzo della Regione”. Lo affermano il segretario generale della Cgil Abruzzo Molise, Carmine Ranieri, e il responsabile regionale Cgil Ufficio politiche per la disabilità, Claudio Ferrante, a proposito della graduatoria per i fondi regionali di ‘Vita indipendente’, dicendosi pronti a “clamorose azioni di protesta”.
Ricordando il dibattito sulla cosiddetta ‘legge mancia’, i due esponenti del sindacato sottolineano che non c’è “la stessa attenzione su una legge regionale che, sulla base di requisiti oggettivi valutati dalle Asl, aiuta le persone con grave disabilità a vivere una vita più dignitosa” e ricordano di aver chiesto a luglio un incontro sul tema all’assessore regionale alle Politiche sociali, Roberto Santangelo, “ma quella richiesta non ha mai ricevuto risposta”. “Anche nel 2022 e nel 2023 – dicono ancora Ranieri e Ferrante – il finanziamento iniziale del fondo per la Vita indipendente era stato insufficiente a soddisfare tutte le richieste, ma l’intervento della Cgil prima e quello dell’assessore Quaresimale e del presidente Marsilio poi avevano consentito di finanziare tutti i progetti di vita indipendente presentati”.
“Come avvenuto negli anni passati, ci auguriamo, a questo punto, che la politica si attivi immediatamente per trovare una soluzione e reperisca le risorse per finanziare tutte le richieste. Se così non fosse, siamo pronti a protestare insieme ai disabili e alle loro famiglie. Senza una soluzione – annunciano Ranieri e Ferrante – promuoveremo per il prossimo 23 dicembre una manifestazione e siamo pronti ad incatenarci davanti alla sede dell’assessorato regionale alle Politiche sociali per rivendicare il diritto alla dignità e ad una vita più serena per le persone affette da disabilità”.