Movida: il Tar accoglie il ricorso dei commercianti di viale Muzii. La replica del Comune

15 Dicembre 2024
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Confartigianato esulta. L’amministrazione comunale: “Il Tar indica la strada da seguire per Arta e Comune”. Il prossimo step è previsto per il 18 aprile 2025

PESCARA – È di oggi la notizia della decisione del Tar di accogliere richiesta di sospensiva proposta dai commercianti di Viale Muzii, che lamentavano la mancanza di un’adeguata istruttoria da parte del Comune prima dell’adozione delle misure restrittive relative alla cosiddetta ordinanza “Cenerentola”. In sostanza, prima di assumere qualsiasi determinazione, l’amministrazione avrebbe dovuto chiedere all’Arta una nuova batteria di rilievi fonometrici che fotografassero la situazione attuale; gli ultimi infatti risalgono al 2023. Secondo il Tar, sebbene la tutela dell’ambiente e della salute prevalgano sugli interessi privati, la limitazione della libertà economica è giustificabile solo con un monitoraggio adeguato e attuale delle emissioni acustiche, che risulta al momento insufficiente.

“Stabilire un tempo di sperimentazione che comprendeva l’intero periodo natalizio è stata veramente una pessima scelta, anche per l’economia della città – afferma il direttore di Confartigianato Pescara, Fabrizio Vianale –. La magistratura ha riconosciuto i principi della nostra battaglia”. Anche il sindaco Carlo Masci, il vice sindaco Maria Rita Carota e gli assessori Zaira Zamparelli, Alfredo Cremonese e Cristian Orta si sono espressi con una nota congiunta sull’ordinanza del Tar sulla movida:

“Il Tribunale amministrativo regionale, accogliendo la richiesta di sospensiva formulata dai ricorrenti, ha indicato i passaggi da compiere, all’Arta e al Comune. Una lettura più approfondita dell’ordinanza compete agli avvocati, che avranno modo anche di valutare la congruenza tra due pronunce giudiziali emesse dal Tribunale civile e da quello amministrativo, ma è evidente che il Comune non potrà che attenersi alle indicazioni arrivate dai giudici, fermo restando che in ogni provvedimento attuato da parte di questa Amministrazione, non c’è mai stata e non ci sarà mai la volontà di colpire o penalizzare chi è parte in causa nelle vicende della movida, oltremodo complesse e dibattute in tutta Italia, ma solo di trovare un difficile punto di equilibrio rispetto a esigenze contrastanti fra loro”.

Il prossimo step è previsto per il 18 aprile 2025, per la trattazione nel merito sia del ricorso principale, quello contro il piano anti rumore, che dei motivi aggiunti.

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