Lavoratrice costretta all’inattività: ASL 1 condannata a risarcire 150mila euro

14 Dicembre 2024
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Il Tribunale di Sulmona condanna l’ASL 1 a risarcire una ex infermiera per dequalificazione e stress lavorativo. La donna, costretta all’inattività, ottiene giustizia dopo una lunga battaglia legale

SULMONA – Il Tribunale di Sulmona ha condannato l’ASL 1 a risarcire con 150mila euro una ex infermiera per danni derivanti da dequalificazione e stress lavorativo. La decisione è stata presa dal giudice del lavoro Alessandra De Marco, che ha riconosciuto la violazione della dignità della lavoratrice, costretta a una forzata inattività dopo il rientro in servizio come impiegata amministrativa.

La donna, che aveva lavorato presso l’ospedale peligno, è stata privata delle sue mansioni e completamente dequalificata. Il Tribunale ha ritenuto l’ASL 1 colpevole di aver sottoposto la dipendente a eventi stressogeni per anni, provocando una grave malattia psichica. Inoltre, l’azienda sanitaria non ha mai riconosciuto le patologie che impedivano alla lavoratrice di svolgere il ruolo di infermiera, portandola a perdere lo stipendio per molti mesi.

La Battaglia Legale

Dopo un’assenza forzata di circa un anno e mezzo, la donna era stata confinata su una sedia per l’intero orario lavorativo. Dopo essere andata in pensione, ha deciso di intentare un’azione legale contro l’ASL 1. Il giudice De Marco ha accolto la richiesta di risarcimento, riconoscendo le sofferenze e le difficoltà patite dalla lavoratrice.

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