Francavilla al Mare, la Fondazione Michetti ospita la mostra personale di Lucio Rosato “Trilogia della possibilità”

14 Dicembre 2024
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La mostra, disponibile fino al 12 gennaio, offre un’opportunità unica di esplorare l’intero progetto dell’artista iniziato nel 2017 e completato nel 2024

FRANCAVILLA AL MARE – La Fondazione Michetti, situata al primo piano del MuMi di Francavilla al Mare, ha inaugurato venerdì 13 dicembre la mostra personale di Lucio Rosato dal titolo Trilogia della possibilità, un omaggio a San Francesco. La mostra, disponibile fino al 12 gennaio, offre un’opportunità unica di esplorare l’intero progetto dell’artista, iniziato nel 2017 e completato nel 2024.

Lucio Rosato ha realizzato un ambizioso percorso artistico in omaggio a Papa Francesco e al Santo di Assisi, articolato in tre opere presentate in periodi distinti. Il viaggio creativo ha avuto inizio nel 2017 con Il tappeto del silenzio, esposto nella chiesa di San Francesco a Loreto Aprutino. Cinque anni dopo, è proseguito con Campo minato, allestito presso il Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Foggia, per concludersi il 4 ottobre scorso, con Cancellazione, nel convento di San Francesco a Francavilla al Mare. Tre installazioni che si uniscono in un’ode alla possibilità, invitando alla meditazione e a una profonda riflessione sul valore delle cose e delle parole.

Sono ateo”, precisa l’artista. “Sono un non credente, però, credo nella figura di Francesco così anche come nella figura di Papa Francesco. Credo nel Francesco uomo, alla santità non sono interessato, ma alle sue parole che sono rinuncia, perdono e amore credo tantissimo”, spiega Rosato.

Il percorso artistico di Lucio Rosato si configura come un’ode alla possibilità, sviluppando una riflessione delicata e incisiva attraverso oggetti quotidiani condivisi dall’artista e dal pubblico. Il tappeto del silenzio, composto da 2432 fogli bianchi A4, invita lo spettatore a lasciarsi attraversare dallo sguardo e ad aprirsi all’ascolto. Campo minato, con 529 mine di grafite, simboleggia un campo di pace e creatività, in attesa di ridisegnare il mondo. Infine, Cancellazione utilizza 690 gomme per formare un tappeto bianco, espressione di rinuncia e perdono, in una ricerca di pace e amore. L’esposizione include anche cinque opere che ripercorrono il tema centrale della ricerca dell’essenza, spesso ispirata dal mare, simbolo ricorrente nella poetica dell’artista. Quest’ultimo elemento emerge con forza nell’installazione finale Filomare, che definisce un orizzonte legato al territorio e alla contemplazione. La scelta si rivela naturale per Rosato, curatore dello spazio-officina Zerozerosullivellodelmare a Pescara, dedicato all’ascolto e alla relazione con il mare.

“Sono opere tendenzialmente concettuali, ma del resto l’arte non può prescindere dalla concettualità perché altrimenti non avrebbe ragione di essere se non ci fosse dietro un’idea o un concetto, un pensiero o aspirazione”, spiega l’artista.

All’inaugurazione presente anche il sindaco di Francavilla Luisa Russo e l’assessora alla Cultura Cristina Rapino. “Voglio ringraziare la Fondazione per aver ospitato Lucio Rosato con la sua esposizione. Sono onorata, sono qui più come estimatrice dell’artista che come sindaco. È sempre un percorso di crescita per Francavilla, per la Fondazione perché l’arte aiuta tutti noi a crescere da un punto di vista culturale e sociale”, così il primo cittadino.

Lucio Rosato, architetto e docente di teorie di progettazione presso l’Università Europea del Design di Pescara, esplora i confini tra il pensiero concreto e l’astrazione della materia attraverso installazioni e architetture permanenti. Autore di diverse pubblicazioni, tra cui La città negata (Franco Angeli, 2008) e altre opere edite da Libria di Melfi come Sui territori al limite (2007) e La città adriatica – riflessioni a margine sulla periferia continua (2012), ha ottenuto nel 2012 il premio Architettura d’Abruzzo. Le sue creazioni, esposte in numerose rassegne nazionali e internazionali, sono state oggetto di pubblicazioni su riviste e volumi specializzati.

La mostra sarà aperta dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30, il sabato dalle 16.30 alle 19.30, e la domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.30. Sarà chiusa il 25-26 dicembre, il 31 dicembre e il 6 gennaio.

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