All’Aquila impiantata una protesi di bacino su misura stampata in 3D

14 Dicembre 2024
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Innovativo intervento su una 78enne all’Aquila: impiantata una protesi di bacino realizzata con tecnologia 3D

L’AQUILA – Intervento chirurgico all’avanguardia, all’Aquila, eseguito su una donna di 78 anni, a cui è stata impiantata una protesi di bacino su misura realizzata con tecnologia 3D. L’operazione si è resa necessaria a causa della ‘polverizzazione’ di una precedente protesi d’anca applicata molti anni prima, che aveva progressivamente eroso le ossa del bacino.

L’intervento, effettuato alcune settimane fa, è stato condotto dal prof. Giandomenico Logroscino, direttore del reparto di Chirurgia ortopedica Mininvasiva e Computer assistita dell’ospedale dell’Aquila. “La paziente, a pochi giorni dall’operazione, ha già ripreso a camminare gradualmente, seguendo un programma di riabilitazione,” ha spiegato Logroscino. “Questo tipo di intervento complesso può essere effettuato solo da strutture altamente specializzate con elevata professionalità.”

Una Protesi Personalizzata con Tecnologia Avanzata

La paziente aveva subito la progressiva erosione del bacino in seguito a una protesi d’anca impiantata nel 2000 in un ospedale del Lazio, ormai usurata. Le protesi standard disponibili sul mercato non erano adatte al caso, rendendo necessario ricorrere alla tecnologia 3D per creare un impianto su misura.

Un team di ingegneri biomedici ha elaborato il progetto della protesi mediante software avanzati, discutendolo con i chirurghi che hanno simulato l’intervento al computer, adattando forma e dimensione delle componenti protesiche alle caratteristiche anatomiche della paziente. La protesi è stata quindi realizzata in titanio trabecolato tramite stampa 3D e impiantata chirurgicamente.

In sala operatoria, sono state utilizzate riproduzioni tridimensionali in plastica del bacino e dell’impianto per valutare le componenti prima dell’intervento. L’operazione, durata circa tre ore, si è svolta senza complicanze. La ricostruzione ha richiesto anche l’uso di innesti ossei da banca dell’osso.

Un Passo Avanti nella Chirurgia Ortopedica

“La possibilità di compiere questo tipo di intervento, appannaggio di pochi ospedali, si deve alla lungimiranza del manager della ASL, Ferdinando Romano, sempre attento alle nuove tecnologie e innovazioni,” ha dichiarato Logroscino. “Con operazioni di questo livello, il San Salvatore conquista spazi importanti nel panorama della chirurgia ortopedica protesica ricostruttiva, attirando pazienti anche da fuori regione e riducendo i costi sanitari legati ai flussi verso altre strutture.”

Pochi giorni dopo l’operazione, la paziente ha già iniziato a deambulare grazie a un percorso di riabilitazione intensiva e, entro 2-3 mesi, potrà tornare a svolgere una vita normale.

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