Produttive e competitive: le medie imprese d'Abruzzo sono le più attrattive del Mezzogiorno - Abruzzo Speciale

Produttive e competitive: le medie imprese d’Abruzzo sono le più attrattive del Mezzogiorno

10 Dicembre 2024
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Ad affermarlo è un rapporto realizzato dall’Area Studi di Mediobanca, dal Centro Studi Tagliacarne e da Unioncamere, che riporta un miglioramento del fatturato e dell’export al Sud

PESCARA – Tra le regioni del Mezzogiorno, l’Abruzzo si conferma quella che esprime la maggiore attrattività verso le medie imprese, seguito dalla Campania e dal Molise. È quanto emerge dal rapporto La competitività delle medie imprese del Mezzogiorno tra percezione dei rischi e strategie di innovazione, realizzato dall’Area Studi di Mediobanca, dal Centro Studi Tagliacarne e da Unioncamere, presentato oggi a Bari, che registra un miglioramento del fatturato e dell’export al Sud, un peggioramento per entrambi i fattori al Centro Nord.

431 sono le società manifatturiere di capitali a conduzione familiare, ciascuna con dipendenti tra i 50 e i 499 e un volume di vendite tra i 17 e i 370 milioni di euro. Il 2023 ha segnato un anno di crescita per il fatturato, aumentato del 2,7% (contro un calo del 3,6% di quelle del Centro Nord), con numeri positivi anche per l’export, salito del 4,4%. Non mancano anche gli investimenti nelle tecnologie 4.0 che l’87% delle medie imprese nel Mezzogiorno hanno già avviato – o in partenza entro il 2026 – contro l’82,1% di quelle del Nord.

A proposito di nuove tecnologie, il 41,3% delle imprese al Sud inizierà ad investire nell’intelligenza artificiale nei prossimi tre anni (a Nord si fermano al 37,5%), non solo per migliorare le attività, ma anche per realizzarne di nuove e più innovative, anche grazie alle risorse previste dal Pnrr. Il periodo 2013-2022 ha portato a risultati positivi sia per fatturato (+ 71,2% rispetto al 59,7% delle imprese del Centro-Nord), per produttività (+33,4% rispetto al 29,1%) e per competitività (+13,9%), per forza lavoro (+29,6% vs +22,3%). I numeri evidenziati dal report risultano più rilevanti alla luce della pressione fiscale che ha comunque penalizzato le società a media capitalizzazione quotate nel mercato azionario. Di negativo c’è invece da sottolineare la difficoltà nella ricerca di personale specializzato, che ha determinato per un’impresa su 3 al Sud l’assunzione di stranieri.

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