Il disegno di legge stabilisce criteri chiari per l’individuazione di aree idonee all’installazione di pale eoliche e pannelli solari sul territorio regionale, con l’obiettivo di coniugare lo sviluppo delle energie pulite con la tutela del paesaggio, dell’ambiente e delle aree agricole di pregio
L’AQUILA – La Regione Abruzzo si pone all’avanguardia in Italia nella transizione energetica, grazie a un disegno di legge che traccia le linee guida per l’individuazione di aree idonee all’installazione e promozione di impianti a fonti di energia rinnovabile, e per la semplificazione dei procedimenti autorizzativi. Un provvedimento, dunque, che stabilisce criteri chiari per regolamentare il posizionamento di pale eoliche e pannelli solari sul territorio regionale, con l’obiettivo di coniugare lo sviluppo delle energie pulite con la tutela del paesaggio, dell’ambiente e delle aree agricole di pregio.
Presentato stamane in conferenza stampa dal presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, e dal consigliere delegato all’Energia, Nicola Campiteli, il disegno di legge, che mira a promuovere uno sviluppo equilibrato e sostenibile, assicurando agli operatori del settore un quadro normativo chiaro e stabile, seguirà un iter accelerato: la Giunta ha richiesto, infatti, al Consiglio regionale la dichiarazione di urgenza per l’esame e l’approvazione del testo, rispettando così le scadenze previste. Giovedì il provvedimento legislativo approderà in commissione.
“L’ Abruzzo – dichiara il presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio – si conferma la prima Regione a statuto ordinario a dotarsi di una norma così innovativa e strategica compiendo un passo decisivo e concreto verso la transizione energetica. Stiamo affrontando una sfida complessa – continua Marsilio – rispettando gli obiettivi che l’Europa ci indica, molto ambiziosi ma altrettanto stringenti. Attraverso il gruppo di lavoro – continua – abbiamo individuato soluzioni che fanno sintesi con equilibrio, ma nello stresso tempo tutto può essere migliorato con i contributi che potranno arrivare dai consiglieri di maggioranza e opposizione, dalle audizioni e dalle indicazioni delle associazioni ambientaliste”.
I punti principali del disegno di legge sono l’ndividuazione delle aree idonee, soggette a un regime autorizzatorio semplificato; l’identificazione delle aree non idonee, dove sarà vietata l’installazione di specifiche tipologie di impianti; l’abrogazione delle precedenti linee guida regionali per l’installazione di impianti fotovoltaici a terra, non più coerenti con la normativa nazionale.
“L’obiettivo – ha aggiunto Marsilio – è garantire agli operatori un quadro di certezza per realizzare investimenti rispettosi dell’ambiente e dell’agricoltura di pregio, promuovendo una transizione ecologica che porti risultati tangibili in tempi brevi”.
Il provvedimento è stato elaborato con il contributo di un gruppo di lavoro istituito nel marzo 2024, coinvolgendo i principali attori istituzionali e territoriali, tra cui i Dipartimenti regionali, l’ARAP, l’ANCI e l’UPA.
“Questo progetto di legge – spiega Nicola Campitelli, consigliere delegato all’Energia – cerca di coniugare un doppio obiettivo: garantire una produzione di energia prodotta da fonti rinnovabili e tutelare il nostro ambiente quindi il suo ecosistema. Due importanti caratteristiche raggiunte in brevissimo tempo, da un abile gruppo di lavoro – conclude Campitelli – per un territorio come il nostro sottoposto a numerosi vincoli paesaggistici e non solo. Sono sicuro che anche in consiglio si potrà velocemente trovare la medesima sintesi ed equilibrio”.
Intervenuti in conferenza stampa anche il direttore generale Antonio Sorgi, il direttore del Dipartimento Territorio e Ambiente, Pierpaolo Pescara, e il dirigente del Servizio Politica energetica, Dario Ciamponi.