Il Consiglio boccia la delibera sulla riclassificazione delle scarpate a Casoni. Il sindaco Ferrara: “Il nostro territorio non è la pattumiera d’Abruzzo”

3 Dicembre 2024
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L’obiettivo principale della bocciatura è impedire l’ampliamento dell’area destinata al Tmb dei rifiuti nella contrada

CHIETI – Il Consiglio comunale ha espresso un nuovo e deciso rifiuto alla delibera relativa alla trasposizione delle scarpate morfologiche previste dall’Articolo 20 e dall’Allegato F delle Norme Tecniche di Attuazione (NTA) del Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) in località Casoni, accanto all’impianto TMB gestito dalla DECO. L’obiettivo principale della bocciatura è impedire un possibile ampliamento dell’area destinata al Trattamento Meccanico Biologico (TMB) dei rifiuti nella stessa zona.

Il sindaco Diego Ferrara, al termine della votazione, ha ribadito la ferma opposizione dell’Amministrazione comunale al provvedimento, sottolineando come il “no” del Comune fosse già stato espresso in passato per scongiurare interventi che potrebbero celare un’estensione dell’area destinata allo stoccaggio di ecoballe: “La posizione dell’Amministrazione comunale sull’argomento è chiara e netta da sempre. Abbiamo già detto un no convinto alla riclassificazione della scarpata a suo tempo e proprio in quest’aula, per evitare che dietro questo atto si nascondesse il tentativo di ampliare il piazzale per accogliere lo stoccaggio di ecoballe”.

“Tuttavia la Regione Abruzzo, nonostante il parere negativo del Comune di Chieti, ha comunque autorizzato la realizzazione dell’impianto, aggiungendo un ulteriore peso ambientale a una zona già compromessa sul fronte del trattamento dei rifiuti. Avevamo detto no, e abbiamo ribadito tale contrarietà sia in Commissione e sia in Consiglio, perché l’impianto di stoccaggio di ecoballe che così potrebbe nascere nei pressi di quello di Tmb esistente non è né indifferibile, né di pubblica utilità, come invece asserisce la Regione nell’autorizzarlo: è l’ennesima ipoteca che si mette sul nostro territorio che non può continuare ad essere la pattumiera d’Abruzzo“, ha sottolineato Ferrara.

L’Amministrazione comunale ha dunque ribadito che ogni tentativo di ampliare l’impianto significherebbe sacrificare ulteriormente il territorio e penalizzare i residenti con nuovi costi ambientali. “L’autorizzazione concessa dalla Regione, che decide ignorando quanto espresso dalla massima assise cittadina, è un metodo che non ci piace e che nuoce al nostro ambiente. Siamo di fronte a una scelta fra il bene comune e altro, e noi abbiamo scelto il bene comune”, ha concluso il primo cittadino di Chieti.

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