Gli studenti del Delfico scendono ancora in piazza: nuovo corteo il 7 dicembre

3 Dicembre 2024
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“Manca impegno, cura e ascolto da parte delle istituzioni. Nonostante ci venga detto di stare tranquilli, tutto ciò che vediamo è un lavoro concentrato su soluzioni alternative, che non rispecchiano la nostra volontà”, si legge nella nota.

TERAMO – Gli studenti del Liceo Delfico di Teramo si preparano a tornare in piazza per far sentire la propria voce. Dopo l’annullamento della manifestazione prevista il 25 novembre, il corpo studentesco organizza un nuovo corteo sabato 7 dicembre, con partenza alle 14:30 da piazza Dante e arrivo in piazza Orsini, luogo simbolico per la comunità.

Nel comunicato diffuso, gli studenti esprimono “delusione e amarezza” per l’evolversi della situazione. “Manca impegno, cura e ascolto da parte delle istituzioni. Nonostante ci venga detto di stare tranquilli, tutto ciò che vediamo è un lavoro concentrato su soluzioni alternative, che non rispecchiano la nostra volontà”, si legge nella nota.

Gli studenti ribadiscono con fermezza il desiderio di rientrare nella storica sede del Palazzo Delfico, considerata insostituibile non solo per le sue caratteristiche logistiche ed economiche, ma anche per il suo valore storico e culturale. “Il Delfico non è solo una scuola, è un’identità, una parte fondamentale del tessuto culturale e sociale della città”, sottolineano.

Durante il corteo, i ragazzi daranno voce alle loro richieste, ribadendo la necessità di accelerare le procedure tecniche e legali per il dissequestro dell’edificio. “Spostare la scuola altrove significherebbe abbandonare il cuore pulsante del centro storico e mettere a rischio il futuro del più antico istituto della città”.

Gli studenti chiamano a raccolta la cittadinanza per sostenere la loro battaglia, sottolineando come il ritorno del Delfico nella sua sede storica possa rappresentare un nuovo slancio per il centro storico di Teramo. “Il nostro obiettivo è chiaro: riprendere possesso della nostra scuola, della nostra casa e della nostra identità, per noi e per le generazioni future”.

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