Cgil e Uil regionali annunciano uno sciopero generale in Abruzzo per la giornata di venerdì 29 novembre con manifestazioni e presidi davanti alle quattro prefetture
PESCARA – Proclamato lo sciopero generale di tutti i settori pubblici e privati anche in appalto e strumentali per l’intera giornata lavorativa di venerdì 29 novembre in Abruzzo. «Un messaggio chiaro al governo nazionale, affinché possa dare delle risposte vere e certe alle persone della nostra regione e dell’intero Paese», così il segretario generale della Cgil Abruzzo Molise, Carmine Ranieri, e quello della Uil Abruzzo, Michele Lombardo, hanno aperto la conferenza stampa convocata questa mattina nella sede della Cgil Abruzzo in Via Benedetto Croce, 108 a Pescara per illustrare i temi che motiveranno lo sciopero.
In Abruzzo per l’occasione sono stati organizzati presidi e manifestazioni davanti alle quattro prefetture: «Scenderemo in piazza per chiedere più soldi per la sanità pubblica da mettere nella legge di bilancio – hanno continuato Ranieri e Lombardo – perché peraltro abbiamo interesse diretto come Abruzzo a risanare quel debito che pesa fortemente sul sistema sanitario abruzzese; per contrastare il lavoro povero e sostenere il rinnovo dei contratti collettivi nazionali che sono ancora aperti; per chiedere l’aumento dei salari così come delle pensioni, incrementi che possano permettere alle persone di vivere dignitosamente e di curarsi; per sostenere le politiche industriali con un occhio attento al settore dell’automotive che nella nostra regione, non dimentichiamolo, dà lavoro a 28mila addetti. È giunta l’ora per il nostro Abruzzo e per l’intero Paese di battere i pugni sul tavolo e impedire tutte quelle decisioni politiche che impoveriscono il tessuto occupazionale, economico e sociale, a livello regionale e nazionale».
Saranno comunque garantite le prestazioni indispensabili in osservanza delle regolamentazioni di settore, nel rispetto della Legge 146/90.