Si tratta dell’esecuzione di provvedimenti di decadenza, ai sensi della legge 96/96, perché gli assegnatari hanno commesso reati
PESCARA – Due assegnatari degli alloggi popolari del Comune di via Caduti per Servizio, a Fontanelle, sono stati “sfrattati” questa mattina nell’ambito di un intervento congiunto delle forze di polizia e della polizia locale, in applicazione della legge regionale. Si tratta dell’esecuzione di provvedimenti di decadenza, ai sensi della legge 96/96, perché gli assegnatari hanno commesso reati. Sono solo i primi di una serie di interventi che saranno portati a termine nei prossimi mesi, a conclusione di un lavoro lungo e meticoloso di accertamento sugli occupanti delle case di edilizia residenziale pubblica. E non sono i primi “sfratti”, fa notare il sindaco Carlo Masci, perché in passato ne sono stati portati a termine circa 60 e ora ne saranno eseguiti una quarantina. “Un risultato importantissimo per la città che ha sempre fame di alloggi. Buttiamo fuori quelle persone che non hanno diritto a una casa popolare, attraverso un’azione delle forze dell’ordine promossa con il prefetto e con il questore, e assegniamo gli appartamenti a chi ha diritto”. Quello dell’edilizia residenziale pubblica è un “tema importante”, commenta l’assessore all’Erp Alfredo Cremonese. “Puntiamo alla legalità e al rispetto delle regole e se ieri siamo intervenuti in via Trigno / via Tronto negli alloggi mai ultimati dove si rifugiavano senzatetto e tossicodipendenti oggi siamo partiti con gli ‘sfratti’ di quelle persone che non hanno più diritto di occupare le case del Comune, come prevede la legge regionale.È nostra intenzione ristabilire il principio di legalità e ci muoviamo in questa direzione. Oggi ringraziamo tutti coloro che hanno collaborato, dagli uffici comunali alla prefettura, le forze dell’ordine e la polizia municipale, che hanno consentito che tutto si svolgesse regolarmente”.