«Teramo non è un Principato, e i cittadini e i consiglieri di minoranza non sono sudditi», dichiara il consigliere di opposizione all’indomani del consiglio comunale straordinario sul caso Delfico
TERAMO – Il Consiglio Comunale di Teramo in seduta straordinaria ha discusso la questione della ricostruzione delle scuole, in particolare del Palazzo Delfico. Durante l’incontro, la maggioranza ha approvato un atto di indirizzo che prevede l’individuazione di due siti per due “scuole jolly”, destinate a risolvere l’emergenza scolastica in città. I due siti scelti sono l’area adiacente alla scuola D’Alessandro e quella sopra piazza San Francesco. Tuttavia, l’opposizione ha deciso di non votare a favore, ritenendo l’atto inaspettato, privo di fondamento e di dettagli tecnici adeguati.
Secondo la nota del consigliere Antonetti, la proposta è stata presentata senza preavviso e senza un adeguato studio di fattibilità, suscitando forti perplessità tra i membri della minoranza. L’atto, infatti, non è stato preceduto da commissioni di approfondimento e non ha ricevuto una valutazione tecnica che giustificasse la scelta dei siti. “Teramo non è un Principato, e i cittadini e i consiglieri di minoranza non sono sudditi”, ha dichiarato Antonetti, sottolineando la mancanza di coinvolgimento dell’opposizione in decisioni così importanti.
Le critiche riguardano anche la gestione della ricostruzione delle scuole, con il consigliere che ha ricordato come, nonostante i fondi disponibili fin dal 2017, la situazione delle scuole rimanga ancora critica. Tra le problematiche sollevate, l’indice di vulnerabilità antisismica della scuola De Jacobis, che è molto più basso di quanto dichiarato dall’amministrazione, e la mancata risposta della Provincia a una richiesta di documentazione da parte delle autorità giudiziarie, che potrebbe aver influito sul sequestro del Palazzo Delfico, come si legge nella sua nota.