PNRR, ALI Abruzzo denuncia: 80 progetti abbandonati dai Comuni abruzzesi per carenza di fondi e personale tecnico

7 Novembre 2024
2 minuti di lettura

ALI Abruzzo lancia l’allarme sui ritardi nei rimborsi e la mancanza di personale tecnico che hanno portato all’abbandono di almeno 80 progetti PNRR e Masterplan. Urgente la regolarità dei pagamenti per evitare il collasso degli enti locali

PESCARA – Gli enti locali abruzzesi lanciano l’allarme sulla gestione dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e del Masterplan Abruzzo, denunciando l’abbandono di almeno 80 progetti per carenza di fondi e personale tecnico. L’associazione Autonomie Locali Italiane (ALI) Abruzzo evidenzia come i ritardi nei rimborsi e i tagli delle ultime leggi di bilancio stiano mettendo in difficoltà gli enti locali, costretti a ricorrere ad anticipazioni di cassa con il pagamento di interessi passivi.

Secondo ALI Abruzzo, la piattaforma di rendicontazione Regis rappresenta una vera trappola burocratica per i tecnici comunali, che spendono intere giornate nel tentativo di caricare e farsi riconoscere le spese. Inoltre, la difficoltà di ricevere l’anticipo del 30% per avviare i lavori crea ulteriori problemi di liquidità.

ALI Abruzzo ricorda che gli investimenti del PNRR attuati dai Comuni, Province, Unioni di Comuni e Comunità montane abruzzesi ammontano a 1,2 miliardi di euro, con una forte concentrazione sulla transizione ecologica (585 milioni), istruzione e ricerca (308 milioni), inclusione e coesione (256 milioni) e innovazione, digitalizzazione, competitività e cultura (95 milioni). “Si tratta di risorse fondamentali che stanno permettendo agli enti locali di recuperare ritardi storici, con la costruzione di asili nido, la riqualificazione di edifici pubblici, strade, il rifacimento di acquedotti, solo per citare alcuni interventi”.

Tuttavia, molti Comuni, soprattutto i più piccoli – secondo quanto denunciato da ALI – non hanno abbastanza personale o risorse per gestire adeguatamente i progetti finanziati. “Stimiamo che in Abruzzo almeno 80 progetti siano stati abbandonati negli ultimi due anni perché le amministrazioni comunali non riuscivano a gestirli. Il nuovo blocco del turnover al 75% non fa che aggravare questa situazione, gli enti sono già sottorganico ma di fatto non possono assumere nuovo personale. I sindaci più coraggiosi che hanno deciso di andare avanti comunque rischiano oggi di pagare il loro impegno con il dissesto finanziario, perché hanno dovuto anticipare con le proprie casse comunali i fondi e sono in attesa da mesi e in alcuni casi addirittura da anni di riaverli indietro. In molti casi i Comuni hanno dovuto far ricorso ad anticipazioni di cassa o prestiti da parte degli istituti bancari, su cui pagano quindi interessi passivi. Una condizione che potrebbe interessare circa la metà dei comuni abruzzesi, come già denunciato da Uncem nei mesi scorsi”.

“Abbiamo raccolto le voci dei territori per dare una dimensione reale a questi numeri – spiega Il direttore di ALI Abruzzo, Alessandro Paglia -. Molti Comuni sono in attesa di rimborsi da anni, con anticipazioni di cassa che si avvicinano al 20% del bilancio comunale. I nuovi tagli rischiano di ingessare ulteriormente i bilanci, serve un momento di confronto senza preconcetti.”

Paglia sottolinea che Comuni come Tollo e Tagliacozzo attendono rimborsi per centinaia di migliaia di euro, con progetti importanti bloccati. “Serve un confronto per trovare soluzioni concrete. I Comuni chiedono solo di essere ascoltati,” conclude Paglia.

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