Condannato a 2 anni di reclusione l’agente di Polizia penitenziaria che tentò d’introdurre dei microcellulari in carcere a Sulmona
SULMONA – E’ stato condannato a 2 anni di reclusione, pena sospesa, l’agente di Polizia penitenziaria 54enne sorpreso dai suoi colleghi ad introdurre nel supercarcere di Sulmona (L’Aquila), 3 microcellulari.
I telefonini sarebbero stati destinati a dei detenuti della Casa di reclusione peligna. L’inchiesta è partita da un’ispezione eseguita nelle camere di detenzione durante la quale un recluso venne sorpreso con dei microtelefoni. L’uomo per reazione ferì i 5 agenti che perquisirono la stanza.
L’intera indagine ha poratto alla scoperta di diversi dispositivi mobili. Oggi, il giudice per le udienze preliminari, Alessandra De Marco, ha condannato l’agente 54enne a 2 anni di reclusione e al pagamento delle spese processuali. La pena è stata sospesa.