Saranno erogati a giovani angolani di età compresa tra i 14 e i 35 anni, finalizzati all’inclusione sociale e volti a favorire la partecipazioni ad attività sportive, culturali e ricreative
CITTÀ SANT’ANGELO – Sono 30 i voucher che l’ambito distrettuale 16, guidato da Spoltore e di cui fa parte il Comune di Città Sant’Angelo, mette a disposizione di altrettanti giovani angolani di età compresa tra i 14 e i 35 anni, finalizzati all’inclusione sociale e volti a favorire la partecipazioni ad attività sportive, culturali, ricreative, anche attraverso le varie associazioni presenti sul territorio.
La somma complessiva di 27.773,18 euro (destinata all’interno ambito distrettuale), finanziata con il Fondo Nazionale per le Politiche Giovanili, prevede il riconoscimento di un voucher del valore di 200 euro ciascuno per i 30 messi a disposizione del Comune di Città Sant’Angelo, da utilizzare come rimborso per la spesa sostenuta in una delle attività presenti all’interno dell’avviso.
L’iniziativa, come specificato nella documentazione disponibile sul sito dell’Ente, è rivolta ai residenti sul territorio, rientranti nella fascia di età indicata e aventi un Isee non superiore a 25mila euro. Tutti gli interessati hanno tempo fino al 15 gennaio 2025 per avanzare la richiesta del voucher, scrivendo all’indirizzo pec protocollo@pec.comune.spoltore.pe.it, capofila dell’ambito distrettuale, oppure presentando la stessa all’ufficio Protocollo del Comune di Città Sant’Angelo. Alla stessa vanno allegate, tra le altre cose, una copia del documento d’identità del richiedente, l’Isee ordinario del nucleo di appartenenza e la documentazione comprovante le spese sostenute per la frequentazione di una delle attività finanziate.
“Si tratta di un’iniziativa molto importante che ha come finalità quella di stimolare i giovani per consentire lo sviluppo delle loro attitudini”, spiega il Vice Sindaco e Assessore alle Politiche Sociali Lucia Travaglini. “Si affianca al lavoro fatto quotidianamente dagli uffici, utile per tenere i giovani impegnati in attività didattiche e formative, ma soprattutto lontano dalla strada”.