Grave situazione nel carcere di Pescara: sovraffollamento e mancanza di sicurezza

4 Novembre 2024
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Mastrulli: “La situazione nel penitenziario è insostenibile, l’attuale presenza di detenuti psichiatrici e tossicodipendenti rappresenta un carico impossibile da gestire per il personale, già ridotto all’osso”

PESCARA – Nelle ultime ore, una delegazione dell’amministrazione penitenziaria ha incontrato le autorità del carcere di Pescara per esaminare da vicino le difficoltà che il personale sta affrontando. Quello che si è presentato è un quadro allarmante: la struttura, progettata per ospitare circa 200 detenuti, ne accoglie oltre 457, molti dei quali con problematiche di tossicodipendenza e psichiatriche. Questa situazione ha portato a gravi problemi di gestione, vigilanza e sicurezza, e il numero di detenuti rappresenta una sfida enorme per l’esiguo personale di polizia penitenziaria presente.

“La situazione nel penitenziario è insostenibile,” ha dichiarato il Segretario Generale Nazionale del Coordinamento Sindacale Penitenziario, Mastrulli sottolineando che “l’attuale presenza di detenuti psichiatrici e tossicodipendenti rappresenta un carico impossibile da gestire per il personale, già ridotto all’osso. È necessario un intervento immediato.”

La struttura è sovraccarica, con celle che ospitano fino a otto detenuti e condizioni sanitarie precarie che rischiano di compromettere non solo la salute dei reclusi ma anche la sicurezza del personale. Si registra, infatti, una carenza di 124 unità di polizia penitenziaria, un numero insufficiente per garantire la sicurezza e il rispetto dei diritti sindacali e contrattuali.

Un aspetto preoccupante riguarda le condizioni strutturali della prima sezione penale, con muri di cinta deteriorati e violazioni delle norme di sicurezza che rendono difficoltosa la gestione e aumentano i rischi di fuga. Le autorità locali chiedono un immediato sfollamento di almeno 70-100 detenuti, metà dei quali con problematiche psichiatriche e di dipendenza, oltre a un blocco temporaneo delle nuove assegnazioni fino a gennaio 2025 per consentire i necessari lavori di ristrutturazione e bonifica degli ambienti interni.

“È impensabile continuare ad aggiungere detenuti in un contesto che richiede interventi urgenti e specifici,” ha affermato il Segretario, aggiungendo che “ogni ulteriore ingresso senza ristrutturazioni adeguate rischia di compromettere gravemente la situazione igienico-sanitaria dell’istituto e la sicurezza complessiva.”

Le problematiche del carcere pescarese verranno discusse in una conferenza stampa presso il Senato, prevista per il 20 novembre. Le amministrazioni coinvolte si augurano che tale incontro sensibilizzi le istituzioni centrali affinché si intervenga con urgenza.

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