Ancora una lettera sul caso Delfico, i genitori scrivono alle istituzioni

30 Ottobre 2024
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“Riteniamo che la collocazione in zone decentrate e, in alcuni casi, isolate, metta a rischio la sicurezza dei ragazzi”, si legge nella lettera

TERAMO – I genitori degli studenti del Convitto Nazionale “Melchiorre Delfico” di Teramo esprimono forte preoccupazione per la sicurezza e il benessere dei ragazzi, molti dei quali minorenni e alla prima esperienza fuori casa. In una lettera inviata al presidente della Provincia, al sindaco di Teramo e alle autorità regionali, i familiari evidenziano come le soluzioni provvisorie adottate finora non siano adatte alla vita dei ragazzi, specie per la lontananza e l’isolamento delle nuove strutture rispetto ai luoghi di studio e di attività sportive. “Riteniamo che la collocazione in zone decentrate e, in alcuni casi, isolate, metta a rischio la sicurezza dei ragazzi, soprattutto nelle ore serali, e renda molto difficili gli spostamenti,” affermano i genitori, sottolineando l’onere economico e organizzativo già sostenuto dalle famiglie per garantire ai figli un’educazione convittuale adeguata.

La situazione di disagio ha avuto inizio con il sequestro preventivo della sede storica del Convitto, chiuso lo scorso 3 ottobre a seguito di un intervento della magistratura. Attualmente, circa 50 studenti convittori sono ospitati in via provvisoria presso l’Hotel Gran Sasso di Teramo, ma i genitori denunciano l’assenza di un piano stabile che possa assicurare condizioni di vita più adatte ai ragazzi. “Sono state proposte sistemazioni in aree periferiche, in strutture non idonee per studenti così giovani,” scrivono. Tra le ipotesi paventate, quella di trasferire i ragazzi in case Ater o in moduli abitativi provvisori in zone isolate, tra cui l’area camper e il parcheggio San Gabriele, scelte che, secondo le famiglie, non garantirebbero né sicurezza né comfort.

La preoccupazione si estende anche al futuro del Convitto e delle scuole collegate: già alcune famiglie hanno cambiato istituto per i propri figli, e i genitori temono che, se la situazione non sarà risolta, ci sarà un ulteriore calo delle iscrizioni. “Un indebolimento dell’attrattiva del Convitto rappresenta una perdita grave per la città di Teramo,” avvertono, segnalando come indirizzi scolastici di eccellenza rischino di scomparire. Per evitare questo scenario, i genitori chiedono alle istituzioni di intervenire con una soluzione congiunta e tempestiva, che possa garantire una sistemazione stabile, sicura e dignitosa per gli studenti. “Siamo grati per quanto fatto finora, ma chiediamo di essere coinvolti attivamente in un tavolo di lavoro che individui soluzioni idonee, senza trascurare l’impatto sui ragazzi e sul loro rendimento scolastico,” concludono, auspicando il dissequestro della storica sede del Convitto e un ritorno alla normalità.

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