Immersi nell’atmosfera soft di un concerto jazz, i detenuti del supercarcere di Sulmona oggi hanno attraversato i cancelli sonori e varcato la soglia dell’arte della musica, andando oltre in un viaggio virtuale offerto dal progetto ‘Abbazie jazz digital festival 2024’
L’AQUILA – Dopo il successo riscosso al Castrogno di Teramo oggi la replica al supercarcere di Sulmona. Anche qui, i detenuti hanno potuto immergersi nell’atmosfera medioevale dei concerti proposti da ‘Abbazie jazz digital festival 2024’. Biglietto gratuito per un viaggio sonoro da ‘dentro le mura’ dell’istituto di pena peligno, spaziando con immagini e suoni mozzafiato. I detenuti hanno navigato nelle atmosfere del lidi del jazz tra gli scogli ritmici e i suoi spumosi arrangiamenti, varcando la soglia di altri ambienti, di certo più accoglienti. Esperienza diversa dal quotidiano, in un viaggio virtuale fresco e raffinato.
Un’avventura resa possibile attraverso visori di ultima generazione che hanno fatto avvicinare gli ascoltatori ai concerti tenuti nelle abbazie storiche del teramano, spettatori quasi dal vivo. I video registrati con tecnologie avanzate durante la kermesse jazz sono stati il mezzo per offrire emozioni intense ed esperienze dal valore trattamentale capaci di trasformare la percezione e ampliando gli orizzonti.
L’esperimento, guidato dal maestro Carlo Michini, direttore artistico di Abbazie Jazz e dal digital manager Graziano Di Crescenzo, è partito dal progetto ‘Abbazie Digitali’ in collaborazione con Itaca agenzia per lo sviluppo locale, finanziato dal Piano nazionale di ripresa e resilienza ‘NextGenerationEu, missione 1 – digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura’. L’obiettivo è promuovere la transizione digitale e verde della Valle delle Abbazie anche nei contesti complessi come può esserlo un carcere. L’wesperienza sarà ripetuta anche in altri istituti di pena abruzzesi.