Firmato a Pescara, durante il G7 Sviluppo, il protocollo d’intesa tra il Ministero degli Esteri e ANCI per la promozione del turismo delle radici, a sostegno dei comuni italiani più piccoli e a rischio spopolamento
PESCARA – In occasione del G7 Sviluppo, è stato firmato a Pescara il protocollo d’intesa tra il Ministero degli Affari Esteri e l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) per la promozione del turismo delle radici in tutti i comuni italiani, con un particolare focus sui comuni più piccoli a rischio di decrescita e spopolamento.
“Ringrazio il ministro e vicepremier Antonio Tajani per il suo costante impegno e la vicinanza dimostrata nei confronti dei Comuni italiani,” ha dichiarato Roberto Pella, presidente ANCI, in apertura dei lavori. “Non esiste cornice più adatta di un G7 Sviluppo per sottoscrivere un accordo come questo, volto allo sviluppo dei territori.”
L’iniziativa mira a continuare la promozione del turismo delle radici, rivolta ai discendenti di italiani nei territori d’origine. “Una platea di riferimento pari a 80 milioni di viaggiatori, con un impatto potenziale di 65 miliardi di euro di spesa diretta,” ha sottolineato Pella, aggiungendo che tale cifra potrebbe arrivare fino a 141 miliardi di euro considerando il moltiplicatore economico del turismo.
“Siamo certi che grazie a questo protocollo sarà possibile valorizzare aree meno conosciute e piccoli territori rurali e montani del nostro Paese,” ha concluso Pella, “colmando il loro divario di crescita economica e promuovendo il vasto patrimonio materiale e immateriale, storico, artistico, della tradizione popolare ed enogastronomica che li contraddistingue.”