Non bastano le misure di sicurezza messe in campo sull’autostrada A25 per contenere gli attraversamenti da fauna selvatica, per il presidente del Cospa Abruzzo, comitato di agricoltori, Dino Rossi, occorre un ulteriore intervento
L’AQUILA – L’imprenditore agricolo Dino Rossi, presidente del Cospa Abruzzo, interviene su 2 incidenti stradali registrati, in meno di un mese, sul tratto dell’A25, autostrada che collega l’Abruzzo e il Lazio, all’altezza della valle del Salto, in provincia dell’Aquila, per l’attraversamento dei cervi. Il coordinatore chiede un intervento ulteriore di messa in sicurezza del tratto.
Nel sinistro più recente è rimasto ferito un conducente che, alla guida di una Mercedes, qualche giorno fa, ha investito un giovane cervo spuntato dal nulla. L’uomo è dovuto ricorrere alle cure mediche presso l’ospedale San Salvatore dell’Aquila.
“Le recinzioni installate, tempo fa, per la sicurezza degli automobilisti sul tratto dell’autostrada, non sono sufficienti a garantire sicurezza ai viaggiatori – ha aggiunto Rossi – Occorre un ulteriore intervento e un’attività di contenimento della fauna selvatica per evitare il peggio – ha continuato -. Prevedere dei passaggi di permeabilità per la fauna selvatica, sulle aree in cui è risaputo che ci sono dei corridoi ecologici di questi animali potrebbe essere una soluzione, salverebbe la vita a loro, ma anche a noi. In attesa che si progettino e realizzino questi corridoi trascorrerebbe troppo tempo e troppi incidenti anche mortali”.
“Occorre intervenire con urgenza – ha sottolineato il presidente -. Non ci sono sentenze del Consiglio di Stato in grado di salvare la vita agli animali e agli automobilisti tanto meno di contenere i danni della fauna selvatica all’agricoltura”, ha concluso Rossi riferendosi alla decisione del giudice amministrativo, di secondo grado, di sospendere l’efficacia della delibera di Giunta regionale che, per il 14 ottobre in provincia dell’Aquila, al di fuori delle aree protette, ha disposto il prelievo di 469 cervi.