Il biodigestore sarà in grado di trattare ogni anno tra le 35.000 e le 40.000 tonnellate di rifiuti organici provenienti dalla raccolta differenziata dei Comuni della provincia
Il progetto del biodigestore di Teramo ha ricevuto il via libera dal comitato VIA, che ha stabilito che non sarà necessaria la procedura di verifica dell’impatto ambientale. Questo permetterà alla TEAM, l’azienda incaricata dal Comune per la realizzazione dell’opera, di procedere con la richiesta di autorizzazione integrata ambientale e, successivamente, di bandire la gara d’appalto. L’impianto, finanziato con oltre 28 milioni di euro attraverso i fondi del PNRR, rappresenta un passo decisivo nella modernizzazione del sistema di gestione dei rifiuti della provincia di Teramo.
Il biodigestore sarà in grado di trattare ogni anno tra le 35.000 e le 40.000 tonnellate di rifiuti organici provenienti dalla raccolta differenziata dei Comuni della provincia. Questo materiale sarà trasformato in bio-metano, una fonte di energia rinnovabile, riducendo così la dipendenza dal gas naturale. Oltre a produrre combustibile pulito, l’impianto contribuirà a ridurre l’impatto ambientale causato dal trasporto dei rifiuti e permetterà di risanare l’area dell’ex inceneritore comunale, dismesso dal 1987, rappresentando così anche un importante intervento di recupero ambientale.
Il Sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, ha espresso grande soddisfazione per il risultato raggiunto, sottolineando come questo progetto rappresenti una svolta epocale nella gestione dei rifiuti e confermi la posizione di Teramo come leader in Italia sui temi della sostenibilità ambientale e della transizione ecologica. “Il giudizio del comitato CCR-VIA – ha dichiarato D’Alberto – permette alla TEAM di procedere speditamente verso la realizzazione dell’impianto. Questo progetto è una conferma della nostra visione per un futuro sostenibile e ribadisce la scelta vincente di mantenere la TEAM come società in house.”
Anche l’Assessore Graziano Ciapanna, con delega alla pianificazione degli impianti, ha espresso la sua soddisfazione, evidenziando come la non assoggettabilità a VIA confermi che il progetto rispetta pienamente le norme ambientali. “Il biodigestore rappresenta una svolta nel trattamento dei rifiuti per tutta la provincia di Teramo e non solo – ha detto Ciapanna – grazie a un’attenta pianificazione, siamo riusciti a realizzare un progetto sostenibile che guarda al futuro.”
L’Assessore all’Ambiente Graziella Cordone ha infine sottolineato l’importanza del biodigestore nell’ambito della Cittadella dell’Economia Circolare di Teramo, che si estende nell’area di Carapollo. “Questo nuovo impianto si aggiunge alle infrastrutture già presenti e consentirà di migliorare ulteriormente la gestione dei rifiuti, rendendola sempre più efficiente e rispettosa dell’ambiente, non solo per la città ma per l’intera provincia.”
L’impianto permetterà, inoltre, di ridurre i costi di smaltimento per i Comuni, contenendo anche il traffico legato al trasporto dei rifiuti verso altre strutture e contribuendo a una significativa riduzione delle emissioni di CO2, equivalente a circa 170.000 chilometri percorsi da un autocarro ogni anno. Un beneficio economico stimato in circa 1,4 milioni di euro all’anno.