Andrea Scordella, responsabile del Dipartimento Sicurezza Lega Abruzzo, denuncia la sudditanza del sistema carcerario abruzzese e molisano dal Provveditorato del Lazio e chiede l’istituzione di un Provveditorato autonomo per Abruzzo e Molise
CHIETI – “L’ennesimo episodio di violenza subito da un’agente di polizia penitenziaria femminile di Teramo ad opera di una detenuta trasferita da Roma ripropone con forza il problema della sudditanza del sistema carcerario abruzzese e molisano dal Provveditorato dell’Amministrazione Penitenziaria del Lazio,” ha dichiarato Andrea Scordella, responsabile del Dipartimento Sicurezza Lega Abruzzo.
Scordella ha sottolineato che, nonostante le proteste e i sit-in delle sigle sindacali di Abruzzo e Molise, il riconoscimento di un Provveditorato autonomo per queste regioni è ancora un’utopia. “La situazione nei penitenziari d’Abruzzo e Molise si aggrava ogni giorno di più a causa della carenza di personale e dell’inadeguatezza delle strutture,” ha aggiunto. “A questo si aggiunge l’insana abitudine del Provveditorato del Lazio di trasferire in Abruzzo e Molise detenuti non graditi e pericolosi.”
Scordella ha invitato gli organi politici della Regione a intervenire presso il Ministero della Giustizia per chiedere la modifica del DPCM n. 84/2015 e l’istituzione di un Provveditorato dell’Amministrazione Penitenziaria Abruzzo e Molise, che comprenda 11 penitenziari, una scuola di formazione per il personale e una sede provveditoriale a Pescara. “Si tratterebbe di una soluzione basata su funzionalità, razionalità ed economicità,” ha spiegato Scordella.
Come responsabile regionale Giustizia della Lega, Scordella ha invitato le sigle sindacali di categoria e il governo regionale a unire le forze per affrontare e vincere questa battaglia insieme ai colleghi del Molise.