Il Presidente della Regione, Marco Marsilio sottolinea l’importanza strategica della ciclovia Via Verde Costa dei Trabocchi, mentre D’Amario evidenzia le criticità ancora presenti ma assicura che si è vicini alle soluzioni strutturali
CHIETI – La ciclovia Via Verde Costa dei Trabocchi rappresenta un progetto strategico per la Regione Abruzzo, come evidenziato dal presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, durante l’apertura degli Stati Generali della Via Verde Costa dei Trabocchi. “La Regione Abruzzo ha sempre creduto nell’importanza di questo progetto, stanziando decine di milioni di euro sia nella precedente che nell’attuale programmazione dei fondi di sviluppo e coesione,” ha dichiarato Marsilio, aggiungendo che ulteriori fondi per circa 15 milioni di euro sono stati destinati alla protezione della ciclovia dall’erosione costiera.
Marsilio ha inoltre sottolineato il valore promozionale della Via Verde, ricordando la Grande Partenza del Giro d’Italia del 2023 come un momento chiave per lanciare la bellezza della ciclovia a livello internazionale. Ha esortato gli enti proprietari, la Provincia di Chieti e i Comuni coinvolti, a fare la loro parte per garantire la fruibilità della Costa dei Trabocchi durante tutto l’anno.
Il sottosegretario alla presidenza della Regione, Daniele D’Amario, ha delineato la situazione attuale della pista ciclabile, confermando che ci sono diversi tratti da completare ma assicurando che le criticità non sono insormontabili. “Dal punto di vista strutturale, ci sono diversi tratti da completare. Esistono delle criticità da risolvere ma non sono insormontabili – ha sottolineato D’Amario -. Mi riferisco ad un paio di gallerie ferroviarie nei pressi di Ortona anche se in un caso c’è la progettazione esecutiva di un intervento che consentirebbe il collegamento fino al lido Riccio. Il punto più critico resta quello di lago Dragoni, nel territorio di Torino di Sangro, dove si può dire che la collina frana ed il mare avanza. Ma qui gli investimenti a difesa della costa non mancano visto che si prevede la costruzione di un ponte, una struttura leggera che dovrebbe salvaguardare l’area. Poi – ha concluso – ci sono altre interruzioni che si verificano a Vasto e Casalbordino ma anche in questi casi sono state individuate soluzioni che hanno consentito di ridisegnare il percorso della pista ciclopedonale”.