Il commissario Caputi fa sapere che si è attivata la procedura per la riconsegna delle aree a Strada dei Parchi S.p.A. e si è chiesta la convocazione urgentissima del tavolo tecnico
TERAMO – Le operazioni di indagine all’interno della galleria destra del Traforo del Gran Sasso, lungo la tratta L’Aquila-Teramo, sono state sospese a seguito del rilevamento di un innalzamento anomalo dei livelli di torbidità dell’acqua. La segnalazione, come riporta il Commissario Straordinario Pierluigi Caputi in una nota diffusa, è arrivata dall’ente gestore Ruzzo Reti S.p.A. il 15 ottobre 2024, quando, durante un monitoraggio, sono stati riscontrati valori di torbidità pari a 4 NTU, ben al di sopra del limite legale di 1 NTU e della soglia operativa prevista, fissata tra 0,12 e 0,30 NTU.
Nonostante la sospensione delle attività da parte di Italferr S.p.A., la società incaricata delle indagini geognostiche e della gestione operativa della galleria, i valori fuori norma hanno continuato a persistere. Inoltre, durante un sopralluogo congiunto effettuato lo stesso giorno, è stata scoperta la rottura del collettore di drenaggio principale all’interno della galleria, che potrebbe essere responsabile dell’anomalia.
Di fronte alla necessità di maggiori approfondimenti e alla richiesta di acquisire i dati storici sulle misurazioni della torbidità degli ultimi cinque anni, Italferr ha deciso di sospendere tutte le attività in corso. La società ha avviato la procedura per la riconsegna delle aree del cantiere alla Strada dei Parchi S.p.A., l’ente che gestisce il traforo. Il commissario Caputi ha richiesto la convocazione urgente di un tavolo tecnico presieduto dal SIAN, per stabilire le azioni correttive necessarie. Le operazioni rimarranno sospese fino a quando non verranno completate le verifiche e non sarà ripristinata la normale operatività della galleria, anche in considerazione della rottura del collettore e dell’eventuale ripristino della viabilità.