Sit in dinanzi Palazzo dell’Emiciclo all’Aquila in questo momento mentre è in corso il Consiglio regionale. Si tratta del presidio di protesta degli Operatori socio sanitari (Oss) idonei, della graduatoria del concorso pubblico della Asl Avezzano Sulmona L’Aquila.
L’AQUILA – Presidio per il diritto al lavoro e alla cura per gli Operatori socio sanitari (Oss) della provincia dell’Aquila oggi dinanzi il Cosiglio regionale all’Aquila. Una delegazione dei lavoratori, insieme ai rappresentanti della Cgil della Provincia dell’Aquila, è stata ricevuta e ascoltata dai capigruppo e ha rivendicato il diritto al lavoro e all’occupazione.
Ad oggi, risulta uno scorrimento della graduatoria che interessa gli operatori socio sanitari (Oss) fino alla posizione 404. Il piano di fabbisogno del personale 2023/2025 a maggio prevedeva 544 Oss di cui 363 a tempo indeterminato e 167 da assumere nel 2023. Stante l’attuale situazione nelle strutture sanitarie, la Cgil ritiene assolutamente insufficiente il fabbisogno definito tempo fa. Da difendere c’è anche il diritto all’assistenza in ospedale per i degenti, soprattutto anziani e non autonomi, che devono curarsi nei presidi ospedalieri e hanno bisogno di attenzioni al di là di quelle che possono garantire i familiari, se sono ancora in vita. Il numero di operatori socio sanitari nelle corsie dei presidi aquilani non sembra essere sufficiente a garantire l’efficenza dei reparti affollati, soprattutto nelle aree interne, di persone di età avanzata e con problemi cronici.
L’età media si allunga e gli operatori socio sanitari non sono sufficienti a garantire le richieste in corsia e nei reparti di ‘medicina’ e ‘chirurgia’ come accade soprattutto a Sulmnona, in provincia dell’Aquila, il problema è diventato emergenza.